Addio carta, la Comunità della Vallagarina entra nell'era digitale
La Comunità sta facendo da apripista per la digitalizzazione delle pratiche inerenti le autorizzazioni alla tutela del paesaggio
Addio alla carta. È un sentiero virtuoso quello intrapreso lo scorso anno dalla Comunità della Vallagarina che sta facendo da apripista per la digitalizzazione delle pratiche inerenti le autorizzazioni alla tutela del paesaggio.
Una montagna di pratiche risalenti al 1973 che riguardano le case e il territorio di gran parte dell'intera valle (Rovereto e Folgaria si sono «staccate» a partire dal 2012). Modifiche di tetti, apertura o chiusura di finestre, balconi, pannelli solari, bonifiche e numerosi altri interventi in aree di tutela del paesaggio.
Ogni immobile ha una sorta di cartella clinica che ne ha modificato l'aspetto nel corso degli anni.
Tutte queste autorizzazioni giacevano negli archivi, ma dallo scorso anno con un progetto informatico seguito dall'Ingegner Mirco Gasperotti e dal geom. Daniele Leoni della Comunità e supervisionato dal segretario generale Alessandro Morandi, dal responsabile Affari generali e contratti Danilo Gerola e dal responsabile dell’Ufficio Tecnico arc. Piccioni, grazie ai lavoratori dell'intervento 19 (guidati dalla Cooperativa Alisei) ha intrapreso la strada della digitalizzazione.
Dapprima (lo scorso anno) sono state realizzate 49 mila caselle - come una sorta di anagrafe - contenenti i dati di identificazione di ogni pratica, quest'anno attraverso uno scanner a led che arriva dalla Germania e è probabilmente unico in Italia, si stanno inserendo le modifiche avvenute dal 2007 a oggi, ossia gli ultimi 9 anni.
Bisogna arrivare fino al 1973 e i lavoratori dell'intervento 19 sono occupati per pochi mesi all'anno ( dal 26 aprile al 25 ottobre), la speranza è quindi che l'Agenzia del Lavoro continui a finanziare questo progetto occupazionale per portare a termine l'intera digitalizzazione. Un servizio di trasformazione la cui utilità è palese.
Tutti questi dati infatti saranno a disposizione di ogni singolo Comune della Vallagarina e dei professionisti che lavorano sugli immobili.
La bontà di un costante monitoraggio digitale non solo consentirà maggiore facilitazione e meno burocrazia ma sarà una rivoluzione anche in termine di conservazione d'archivi e uno straordinario panorama dello storico.
E proprio per valorizzare il lavoro del passato, la Comunità sta lavorando anche alla scansione delle immagini effettuate nel 1978 nel corso del Piano generale dei Centri storici della Vallagarina redatto dall'allora Comprensorio. Un patrimonio composto da 10 mila diapositive di centri abitati e immagini aeree che raccontano il territorio di quegli anni.
Per ora ne sono state scansionate 1.160 suddivise alla voce dei singoli Comuni e delle loro frazioni. Anche qui, l'auspicio è che si possa continuare a digitalizzare l'intero archivio.
«Mantenere vicine – commenta l'Assessore di Comunità all'Urbanistica e Tutela del paesaggio, Alberto Pinter – o avvicinare, o riavvicinare le persone alla vita degli Enti attraverso i servizi resi alle comunità passa anche attraverso la strada della semplificazione e della messa a disposizione in maniera ordinata di informazioni utili per la qualità della vita, tra cui rientra a pieno titolo la qualità del paesaggio e del patrimonio edilizio.
«In quest’ottica ci stiamo muovendo in maniera decisa ed innovativa, rendendoci fin d’ora disponibili a condividere con gli interessati il patrimonio d’esperienza acquisito nel settore. Un grazie particolare ai collaboratori della Comunità che con grande professionalità hanno avviato e stanno concretizzando il processo di digitalizzazione, che comprende già anche la messa a disposizione per tecnici e cittadini di un portale informatico per la presentazione delle autorizzazioni paesaggistiche in formato completamente digitale istanze.comunitadellavallagarina.tn.it.»
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