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Una tragica pagina di storia che pochi conoscono

La Valle di Ledro ricorda domani a Biacesa i 300 finanzieri morti nella Grande Guerra

I 300 finanzieri caduti nel primo conflitto mondiale sui monti della Valle di Ledro saranno commemorati nell’annuale cerimonia prevista domani a Biacesa (sabato 8 ottobre, ore 10.30) con la presenza, tra gli altri, degli Ufficiali del 67° corso «Val di Ledro» e del 91° Corso «Val di Ledro II», nonché gli Allievi Ufficiali del 115° corso «Val di Ledro III» dell’Accademia della Guardia di Finanza di Bergamo.
Nella piazzetta antistante la Chiesa di Biacesa si trova il monumento dedicato alla memoria dei caduti della Guardia di Finanza durante la Prima Guerra Mondiale.
E proprio qui è prevista l’alzabandiera a cui seguiranno la deposizione di una corona d’alloro e quindi la celebrazione di una funzione religiosa.
Le cerimonie saranno concluse dalla presentazione del libro «Memorie di guerra da Biacesa. Il diario del finanziere Celestino Botti, Val di Ledro 1915 – 1916» a cura dell’autore Dario Colombo.
 
La denominazione Val di Ledro dei corsi dell’Accademia della Guardia di Finanza di Bergamo vuole essere un omaggio al valoroso e largo contributo offerto dai Finanzieri durante la Prima Guerra Mondiale.
Questa valle era affidata all’ala destra del III Corpo d’Armata, che teneva tutta la linea ad occidente del Garda sino allo Stelvio.
Il III Battaglione della Guardia di Finanza, formatosi a Milano su tre compagnie, l’8ª, la 9ª e la 10ª, si portò il 20 maggio 1915 in Val di Ledro per partecipare, alle dipendenze della Brigata «Sicilia», alle operazioni in corso volte a migliorare le posizioni italiane nel settore.
Il 27 luglio entrò in linea e fu presto chiamato alla prova del fuoco.
 
La difesa del Martinel (31 luglio), Roccolo delle Rose (18 agosto), quota 1225 (24 agosto), Cima Bel (13 ottobre), Biacesa (23-24 ottobre), le balze sopra Biacesa (31 dicembre 1915), i trinceramenti di Monte Sperone (1-2 gennaio 1916), ridotto San Giovanni (5 gennaio), l’offensiva sul Monte Sperone (aprile 1916), costituiscono alcuni dei cruenti combattimenti che si tennero in Val di Ledro e che fecero affermare il III Battaglione come una delle migliori truppe della zona.
Il 4 agosto 1916, per effetto del nuovo ordinamento dei battaglioni della Guardia di Finanza, il III venne sciolto.
Fu soppressa la 10ª compagnia, ma rimasero sul posto l’8ª e la 9ª che divennero autonome.
Le due Compagnie raccolsero l’eredità del III Battaglione e accanto agli Alpini del battaglione «Val Chiese» continuarono a difendere l’aspra zona, in cui si erano già distinte, sino al 1918.

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