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Cavit: approvato un ottimo bilancio d'esercizio 2015/2016

Fatturato del Gruppo in crescita: 177,9 milioni di euro – Aumentato il valore destinato ai soci viticoltori – Confermata la solidità e la profittabilità della Cantina

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Ciò che si rileva dal bilancio Cavit, approvato oggi dall’Assemblea dei soci, è una serie di notizie positive che vanno più in là del fatturato in crecita e dell’aumento del margine operativo.
Un consorzio di secondo grado come la Cavit non punta tanti all’Utile dl’esercizio – tanto meglio se viene – quanto sulla remunerazione dei soci.
I soci sono le cantine sociali, alle quali conferiscono l’uva i contadini associati. Sono dunque questi ultimi i veri soggetti che devono trarre un vantaggio.
E questo bilancio conferma l’aumento del trend della redditività per gli agricoltori produttori di uva, cresciuto più del fatturato e più dell’Utile d’esercizio.
Inoltre, lo staff di tecnici della Cavit è fortemente attivato a migliorare non solo il proprio vino ma anche quello delle cantine sociali, che evidentemente vendono anche loro.
Infine, al di là dei vini rossi che meritano una maggiore attenzione nell’invecchiamento, i prodotti raramente superano i due anni di stoccaggio.
Come vedremo dal servizio che segue, altri tre fattori vanno messi in evidenza.
Il primo è che Cavit non è indebitata, condizione che le ha permesso di superare la Grande crisi senza sofferenze.
Il secondo è che esporta per l’80% della propria produzione. E anche questo è un aspetto molto positivo, sia perché non fa concorrenza alle cantine associate, sia perché diversificare i mercati è una garanzia di solidità.
Il terzo è che il brand Cavit è collocato ai livelli alti delle aziende vinicole italiane. La sinergia di immagine, dunque, fra Trentino e vino del Trentino può funzionare.

 
 
I soci di Cavit, riuniti oggi in assemblea nella sede di Trento, hanno approvato all’unanimità il bilancio 2015/2016.
Cresce il fatturato consolidato, che sfiora i 178 milioni di Euro (177,9), con un incremento pari al 6,6% sull’anno precedente.
Significativi i dati di crescita dell’export (+7,6%) che rappresenta l’80% del fatturato totale, trainato soprattutto dalle ottime performance sia del mercato nordamericano (Stati Uniti e Canada) che dei nuovi mercati in espansione, come ad esempio il Messico.
Bene anche il mercato domestico, dove Cavit cresce del 5,8% aumentando la penetrazione in un comparto stabile e maturo, grazie anche alla rinnovata organizzazione commerciale di cui hanno beneficiato entrambi i canali distributivi: un rafforzamento in grande distribuzione (con una crescita a due cifre per la linea Mastri Vernacoli) e una presenza sempre più incisiva nel settore Horeca, oggetto di un piano di sviluppo dedicato.
Continui investimenti in comunicazione hanno supportato i brand a maggiore valore aggiunto, quali Altemasi, Bottega Vinai, Cavit Collection, Mastri Vernacoli e Müller di Cavit.
 
Crescita a doppia cifra (10,2% a valore) anche in un’area strategica come quella degli spumanti metodo classico Trentodoc e metodo Charmat, con prodotti sempre più apprezzati dal mercato, a riconoscimento dell’impegno aziendale nello sviluppo della spumantistica di qualità.
Si è completata nell’ultimo biennio la struttura del Gruppo Viticolo Cavit, dedicata ad assistere i Viticoltori sia sui temi agronomici che, da quest’anno, sulla difesa dei vigneti: un’assistenza chiara e puntuale che ha permesso il conseguimento di una buona vendemmia.
Nell’ambito dei riconoscimenti ricevuti nel corso dell’anno, di particolare importanza è il «Premio Cooperazione», assegnato a Cavit dalla Guida Essenziale ai Vini d'Italia 2017 di Daniele Cernilli.
Si riconferma inoltre il prestigioso riconoscimento del «Tre bicchieri» che la Guida Vini d’Italia del Gambero Rosso ha assegnato per la tredicesima volta all’Altemasi Riserva Graal Trentodoc.
 
Per quanto riguarda il sistema di certificazione, anche nel 2016 sono state confermate tutte le certificazioni acquisite e particolare impegno è stato dedicato al tema della sostenibilità ambientale.
«Sia la remunerazione che il ritirato ai soci conferitori sono in crescita, – dichiara il Presidente Cavit, Bruno Lutterotti, a un anno di distanza dal suo insediamento. – Siamo molto soddisfatti per i risultati conseguiti che portano valore ai soci Viticoltori, obiettivo primario della Cantina.
«Il nostro prossimo obiettivo è la certificazione SQNPI (Sistema di Qualità Nazionale di Produzione Integrata) che intendiamo raggiungere attraverso il miglioramento continuo, in un percorso di impegno costante e graduale su tutta la filiera di produzione, nel rispetto delle diversità delle singole realtà che compongono l’articolato panorama del nostro Consorzio.»

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