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«Produzione integrata», la parola torna alle Organizzazioni

Apot esprime soddisfazione in merito alla nuova posizione della Direzione Generale Agricoltura della Commissione UE sui programmi operativi a tema ambientale

I produttori di mele Italiani salutano con particolare soddisfazione la decisione della Direzione Generale Agricoltura della Commissione Europea di riaffermare il ruolo centrale e strategico delle «Organizzazioni di Produttori» nell’organizzazione e gestione della «produzione integrata».
Nello scorso marzo, una discutibile interpretazione di una normativa emessa dalla Commissione Europea spostava infatti la gestione degli impegni ambientali associati al sistema della produzione integrata direttamente alle singole aziende frutticole.
Tutto ciò avrebbe portato un conseguente carico aggiuntivo burocratico alle aziende produttrici, con il rischio di un possibile abbassamento degli standard di qualità e sicurezza faticosamente raggiunti attraverso il ruolo di indirizzo e coordinamento delle Organizzazioni di Produttori.
Ma nel corso del 2016 il lavoro coordinato e paziente portato avanti in Assomela, del Sistema Cooperativo e di diverse Istituzioni pubbliche ha consentito di portare a conoscenza delle autorità comunitarie il potenziale serio problema conseguente a tale decisione.
 
E oggi la Commissione Europea emette una nota ufficiale, dove si specifica chiaramente che il ruolo centrale in tutte le azioni ambientali previste dal sistema di produzione integrata compete unicamente alle Organizzazioni di Produttori.
«Siamo soddisfatti di aver raggiunto questo obiettivo» – ha dichiarato Alessandro Dalpiaz, direttore di APOT ed Assomela – «Le preoccupazioni dei produttori di ortofrutta, condivise per altro anche con la Spagna e la Francia, erano reali. Il ruolo che oggi la Commissione Europea ci riconosce è fondamentale per poter continuare a coordinare e guidare i frutticoltori verso obiettivi sempre più ambiziosi sulla strada della sicurezza alimentare, della qualità e della salvaguardia del territorio e dell’ambiente.»
Apot rappresenta i consorzi «Melinda», «La Trentina» e «Valli Trentine», con 6.294 soci produttori in 8.961 ettari di meleti, attraverso un sistema che occupa negli stabilimenti 1.400 lavoratori.

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