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Da sessantacinque anni Scaf, a Cis l’evento celebrativo

Una ricorrenza di particolare significato: premiati i quattro soci fondatori in vita dei novantuno che nel 1951 diedero vita a questa società cooperativa

Sessantacinque anni di una cooperativa e di una storia di cooperazione.
Il traguardo appartiene alla Scaf - Società Cooperativa Aziende Frutticole con sede a Livo, in Val di Non.
«Non è un traguardo bensì una tappa. La tappa di un lungo percorso perché confidiamo che, il nostro essere cooperatori, sia un cammino, un procedere tutt’ora vincente, – ha spiegato in un passaggio della sua relazione il presidente Giulio Filippi. – Di uno stare assieme per sapere affrontare nella presente quotidianità le sfide che il mondo in cui noi viviamo ci presenta, per saper così gestire il passo dei cambiamenti, auspicando che tutto ciò sia sempre per una crescita positiva di tutte le componenti ancora più ora, economiche, sociali, morali e non da ultime anche quelle ambientali.»
Dal 1951 questa realtà raccoglie il frutto prezioso dell’impegno, della passione e della qualità del cooperare espressi dai suoi trecentosette soci.
 
Evento celebrativo ospitato alla sala polifuzionale di Cis che, assieme a Livo, Varollo, Scanna, Preghena, Cagnò, Bresimo, Marcena, Mione, Bozzana, Bordiana, Tozzaga rappresenta il territorio di operatività di questa società cooperativa.
Scaf è nata grazie a una idea di Andrea de Stanchina «uomo buono – ha ricordato Filippi – mite nella sua saggezza, lungimirante nel guardare a questo nuovo locale mondo frutticolo del Mezzalone.»
Fondamentale l’adesione alla sua idea di un nutrito gruppo di persone: alla fine si contarono novantuno soci fondatori.
Sessantacinque anni di «crescita economica, di servizio ai soci, di strutture al passo con il progresso tecnologico e di orgoglio di appartenere alla Scaf.
«Oggi se noi siamo Scaf, ricordiamo e rafforziamo questo convincimento, noi siamo Melinda, – ha spiegato Filippi. – Un consorzio altamente conosciuto che, in questi anni, ha raggiunto prestigiosi traguardi che hanno dato indubbi solidi positivi risultati economici.»
 
Numerosi gli indirizzi di saluto dei rappresentanti del mondo politico: il sindaco di Cis, Fabio Mengoni, e il primo cittadino di Livo, Ferruccio Zanotelli, il presidente della Comunità di Valle, Silvano Dominici, il senatore Franco Panizza, il vicepresidente del Consiglio Regionale del Trentino Alto Adige Lorenzo Ossanna, Guido Ghirardini, primo presidente del Consorzio Melinda.
Gli organismi centrali della Cooperazione Trentina sono stati rappresentati da Mauro Fezzi, presidente della Federazione.
«Tra le sue tante doti, la Cooperazione ne ha una di straordinaria, – ha osservato. – È fare diventare grandi i piccoli.
«E la realtà frutticola delle valli di Non e di Sole lo dimostra. Questo grazie all’impegno di tante persone. E l’impegno di queste persone deve convincerci della possibilità di traguardare il futuro.»
 
Apprezzati anche gli interventi di Fabrizio Filippi e Pierluigi Fauri (già presidenti della Scaf). Per la famiglia de Stanchina ha preso la parola Alessandro de Stanchina (fratello di Giovanni, già presidente della Scaf).
Un momento di particolare partecipazione emotiva è stato vissuto durante la premiazione dei soci fondatori in vita. Sono quattro: Silvio Bondì, Bruno Agosti (riconoscimento ritirato da Gianantonio Agosti), Andrea Filippi (premio ritirato da Ugo Filippi) e Rina Zanotelli (riconoscimento ritirato da Roberto Zanotelli).
E’ stata consegnata loro un’opera di Danilo Pozzati. Ha messo a frutto la sua inventiva artistica raffigurando, su lamina di rame, scorci caratteristici degli abitati del territorio del Mezzalone.
L’evento è proseguito sul ritmo delle sette note musicali proposte dalla Corale Musica Insieme diretta da Alfonso Zanotelli.

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