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Trento, area ex Santa Chiara: quale futuro?

Il progetto di riqualificazione urbana al centro di un incontro pubblico

La zona dell'ex ospedale Santa Chiara era fino agli anni duemila una delle zone più frequentate dagli studenti di Trento con la Facoltà di Lettera e la mensa universitaria.
Dopo la chiusura di questi spazi è iniziato un lento e inesorabile abbandono con lo stabile diventato preda di writers e rifugio di senzatetto.
Oggi amministrazione comunale ha finalmente deciso di intervenire su questa zona per con un intervento di riqualificazione urbana che riguarda l'intero complesso del parco, ex mensa e ex casa di riposo di via San Giovanni Bosco.
Per conoscere meglio gli aspetti di questa progetto Circoscrizione San Giuseppe Santa Chiara ha organizzato un incontro pubblico presso l'Auditorium di via Giusti 35 che ha come titolo: «Area ex Santa Chiara, quale futuro?.»
A questa serata parteciperanno gli assessori Italo Gilmozzi e Maria Chiara Franzoia insieme a Giuliano Franzoi, dirigente del Servizio edilizia pubblica del Comune di Trento.
 
Si ipotizza infatti che questa zona possa diventare un polo culturale dedicato soprattutto alle nuove generazioni lasciando una parte dell'ex mensa all'ordine degli Ingegneri ed Architetti ma la proposta deve essere ancora definita in dettagli.
La Circoscrizione, che tra le sue priorità ha proprio la rigenerazione dell'ex Santa Chiara, vuole rendere partecipi in prima persona i cittadini raccogliendo suggerimenti ed idee con lo scopo di contribuire in modo attivo alla rigenerazione urbana di un'area che ha sicuramente potenzialità enormi.
L'Auditorium posto lì accanto, il parco pubblico e la vicinanza al centro possono far diventare un'area degradata un nuovo fiore all'occhiello per la città di Trento.
Come ha sottolineato Paolo Negri, presidente della Commissione Partecipazione, Beni comuni ed Informazione: «A noi piacerebbe che questo incontro possa essere parte di un percorso condiviso tra cittadini e amministratori in modo che tutti gli attori del territorio possano essere ascoltati e dare il proprio contributo. Ovviamente poi le scelte spettano all'amministrazione comunale ma dal confronto con la comunità possono nascere opportunità e sinergie inaspettate.»

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