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L’evoluzione della social economy: l'esempio di Airbnb.it

Permette a qualsiasi persona di affittare una stanza o la casa a completi sconosciuti

Parlare di internet e della connettività resa possibile dall’espansione della tecnologia non è nulla di nuovo.
Da vari anni ormai siamo abituati a leggere articoli che descrivono i cambiamenti avvenuti nel modo di comunicare, di relazionarsi con le altre persone e con l’ambiente.
 
Le opinioni a riguardo sono svariate: c’è chi vede di buon occhio le possibilità garantite dall’espansione delle piattaforme sociali e dei mezzi di comunicazione, e c’è chi crede che la tecnologia abbia stravolto il modo in cui vediamo noi stessi e gli altri, diluendo addirittura un concetto così fondamentale come quello dell’identità.
Il nostro giornale ha affrontato spesso l’argomento per spiegare le differenze che esistono tra le bacheche virtuali come i social network e i quotidiani online.
Per contro, a volte è la stessa pubblicità, magari il coupon aggio, a qualificare il quotidiano online e perfino i social.
È innegabile, tuttavia, che questo processo continua a significare un punto di inflessione negli usi e costumi della nostra società, al di là delle convinzioni personali.
 
Oggigiorno le possibilità di interazione sono virtualmente infinite e tutto ciò ha reso possibile la costituzione di un nuovo mercato che tenta di sfruttarne l’incredibile potenziale.
La social economy è una realtà in costante crescita e si basa sulla facilità e rapidità di connessione tra i vari agenti del mercato.
Un esempio lampante è quello delle piattaforme che offrono coupon e codici sconto per le attività di gruppo, che approfittano l’immediatezza di internet e la facilità di accesso ai suoi contenuti per lanciare sul mercato offerte estremamente vantaggiose.

Il meccanismo promozionale è cambiato totalmente, tanto che possiamo trovare occasioni su prodotti o servizi che hanno già il prezzo ribassato.
Tranquillamente possono essere condivisi su tutti i social media: da Facebook a twitter o su Instagram.
Nella chiave dello sharing, anche siti come ad esempio Cuponation permettono ad un utente può scegliere di pubblicare un codice personale o un coupon che ha trovato in un forum per far sì che altre persone possano approfittare degli sconti.

Questo fenomeno è possibile solamente grazie al fatto che l’accesso all’informazione è sempre più immediato e le aziende possono contattare istantaneamente i propri clienti o rendersi costantemente accessibili.
Su internet non esistono orari di chiusura: tutto è disponibile in ogni momento.
 
Le nuove tecniche promozionali non sono l’unico prodotto proprio della social economy: possiamo accedere ad applicazioni come BlaBlaCar, che permettono ai privati di risparmiare sugli spostamenti in macchina viaggiando insieme e condividendo le spese sulla benzina e i pedaggi.
Anche questo tipo di servizio è direttamente collegato alla connettività e l’immediatezza del web: in pochi minuti due o più persone possono organizzarsi e decidere di recarsi insieme in un’altra località.
Non c’è neanche bisogno di conoscersi, basta disporre di una connessione ad internet e il gioco è fatto.
In questi casi il cambio di paradigma nelle interazioni fra individui è più evidente che mai ed evidenzia i nuovi usi e costumi della nostra società.
Chi avrebbe invitato, qualche anno fa, dai completi sconosciuti a condividere un viaggio nella propria macchina? Ben poche persone, mentre oggigiorno sono milioni in tutto il mondo.
Ma forse esiste un esempio che risulterà ancora più scioccante per chi vive ancora nel vecchio paradigma comunicativo: Airbnb.it permette a qualsiasi persona di affittare una stanza o l’intera casa a completi sconosciuti. Incredibile, vero?
 
Ebbene, per le nuove generazioni tutto ciò è più che normale e non rappresenta un evento particolarmente strano.
Utilizzano questo servizio per risparmiare sull’alloggiamento durante le vacanze e offrono il proprio appartamento quando passano qualche giorno fuori città.
In questo modo si creano situazioni in cui entrambe le parti ottengono un guadagno e tutti sono contenti.
Vale la pena, dunque, considerare sotto questo punto di vista l’evoluzione della tecnologia e il fenomeno dell’istantaneità.
Al di là delle opinioni personali riguardo alla società e alla cultura contemporanea, l’economia sociale è entrata nelle nostre vite e le opportunità di risparmio sono reali.
La riduzione della distanza tra le persone e la velocità a cui viaggia l’informazione può spaventare chi valuta sopra ogni altra cosa l’intimità del proprio spazio e della propria identità.
Tuttavia le cose stanno cambiando e il paradigma della condivisione, anche se occasionale, sembra destinato a superare il modello dell’esclusività.

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