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3Tre: Primo Kristoffersen, secondo Hirscher, terza Italia

Stefano Gross sul 3° gradino del podio, ma la festa azzurra si completa con il 4° posto di Moelgg e il 9° di Thaler: esultano in sedicimila sul Canalone Miramonti

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Il podio della 63ª edizione della 3Tre – Credits: Foto Bisti.
 
Henrik Kristoffersen più forte di tutti, soprattutto più forte di un motivatissimo Marcel Hirscher che deve suo malgrado rimandare il ventesimo successo di Coppa in slalom: la 3Tre va meritatamente al norvegese, il migliore in entrambe le manches, al suo secondo successo consecutivo a Campiglio, dove lo attende una lunga serie, considerando che ha appena 22 anni.
A vincere due volte di seguito questa gara, prima di lui, erano riusciti solo Ingemar Stenmark e Alberto Tomba, autentici miti dello sci alpino.
Stefano Gross più forte della sofferenza dovuta ad una schiena dolente che non riesce a fermarlo sulla strada di un magnifico terzo posto, primo italiano sul podio dopo undici anni di digiuno, dal successo di Giorgio Rocca nel 2005 in poi.
«Certe volte – il primo commento del fassano – quello che sembra impossibile si realizza. L’atmosfera magica di Campiglio e la spinta straordinaria del pubblico mi hanno dato una grande forza.
«È un risultato che può cambiare un’intera stagione, considerando che tanti altri grandi appuntamenti di slalom ci attendono a gennaio.»
 

 
Il verdetto della 3Tre è chiarissimo. Kristoffersen e Hirscher sono di un altro pianeta, ma dietro c’è una bellissima Italia che piazza ben tre atleti nei primi dieci dopo una seconda manche appassionante e tirata allo spasimo.
A parte Gross, c’è il quarto posto di un Manfred Moelgg convinto e convincente come non mai. E ancora il nono di un intramontabile Patrick Thaler.
Niente di meglio per scatenare la felicità dei 16.000 spettatori al Canalone Miramonti, nel ricordo di quella strepitosa tripletta azzurra di 40 anni fa, sempre qui, a Campiglio. Primo Radici, secondo Gros, terzo Thoeni.
L’emozione è grande, come grande è la soddisfazione degli organizzatori: una 3Tre di questo livello era quanto di meglio si potesse auspicare nel cinquantesimo anniversario della Coppa del Mondo, di cui Campiglio è sempre stata, è e sempre sarà una pietra miliare.
Anche stavolta la 3Tre ha dato il meglio di sé confezionando un campo di gara impeccabile a dispetto della neve che ancora non arriva. Ma dopo una notte come questa, anche la neve verrà.
 

 
Marcel Hirscher (foto qui sopra) saluta Campiglio comunque soddisfatto.
«Non sono stato benissimo negli ultimi giorni e non posso sentirmi deluso per un secondo posto in una gara di questo livello.»
Kristoffersen ha l’aria sbarazzina del giovane che si diverte a stupire il mondo: «Due vittorie di fila su questa pista è un’impresa di cui debbo ancora dimostrare di essere degno.»
I due mostri sacri dello slalom non hanno altro da aggiungere, se non che sono felici ed hanno voglia di andare a casa per godersi un buon Natale.
E di tornare qui a Campiglio, tra un anno esatto, 22 dicembre 2017.

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