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Lunedì 9 gennaio 2017 inaugurazione dell'anno sociale

La Società di Studi Trentini di Scienze Storiche festeggia l’inizio dell’anno sociale con il tradizionale brindisi augurale aperto ai soci e a tutta la cittadinanza

La Società di Studi Trentini di Scienze Storiche festeggia l’inizio dell’anno sociale 2017 con il tradizionale brindisi augurale aperto ai soci e a tutta la cittadinanza.
L’incontro si terrà lunedì 9 gennaio 2017, alle ore 17, presso la sede di Studi Trentini – Fondazione Bruno Kessler, in via Santa Croce 77 a Trento.
Nell’occasione – come di consueto – sarà proposta una conferenza inaugurale tenuta da un socio su un tema di interesse pubblico.
Quest’anno l’intervento sarà affidato alla socia Serena Luzzi, docente di storia moderna presso l’Università degli Studi di Trento, che tratterà il tema Riformare l’Italia. La proposta di Carlantonio Pilati (1767).
La questione, tuttora all’ordine del giorno, di una «riforma d’Italia» si pone in effetti fin da prima che esistesse uno Stato con questo nome.
 
Nel «Settecento riformatore» descritto da Franco Venturi, il primo a fare della «riforma d’Italia» il titolo del proprio capolavoro è il giurista trentino e intellettuale cosmopolita Carlantonio Pilati.
A 250 anni dalla pubblicazione, che portò al suo autore fama e polemiche, vale la pena ritornare sulle sue proposte, alcune delle quali sorprendentemente attuali.
Dalla definizione del rapporto Stato-Chiesa all’improcrastinabile riforma del sistema della giustizia, fino al ripensamento dei modelli di istruzione pubblica (con l’idea precoce di estendere a tutti l’insegnamento della lingua inglese) la Riforma d’Italia di Pilati inanella una serie di ricette per la modernizzazione degli stati e delle società, facendo riferimento esplicito o (più spesso) implicito al più aggiornato dibattito europeo.
Il programma prevede inoltre la proclamazione del premio «Onestinghel» 2016, assegnato alla giovane studiosa Sonia Forrer per il lavoro intitolato Christian Schneller, uno studioso «di confine» tra ‘800 e ‘900: cultura popolare del Wälschtirol e difesa del Deutschtum.

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