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Intervento del Soccorso alpino al «Colatoio di Coppidello»

È la cascata di ghiaccio in Val Daone, dove sono ruzzolai tre giovani veronesi – Recuperati, due presentano politraumi, un terzo illeso

Oggi, intorno alle 14, è scattato un allarme per due giovani venticinquenni di Verona, caduti per circa quindici metri mentre arrampicavano lungo la cascata di ghiaccio denominata «Colatoio di Coppidello», in prossimità di Malga Nudole, in Val Daone.
I due ragazzi facevano parte di una cordata composta da quattro scalatori, tutti veronesi.
Il gruppo questa mattina aveva deciso di scalare la cascata di ghiaccio che si trova poco lontano dalla Diga di Boazzo, una salita considerata non particolarmente difficile che si sviluppa in gran parte a gradoni.
L’incidente è avvenuto in un tratto del percorso abbastanza facile, tanto è vero che in quel momento tre componenti della cordata stavano procedendo in conserva (cioè legati tra loro, procedendo in contemporanea, ma senza essere assicurati alla parete di ghiaccio) mentre il quarto stava salendo da solo.
A un tratto però, per cause d’accertare, il primo dei tre del gruppo che procedeva in conserva è scivolato, ruzzolando all’indietro, trascinando nella caduta, per circa quindici metri, anche gli altri due compagni di cordata.
 
A seguito dell’incidente due ragazzi hanno riportato dei politraumi, mentre il terzo è rimasto per fortuna illeso.
Il quarto componente della scalata che stava salendo da solo ha assistito impotente alla scena e ha subito chiamato i soccorsi, telefonando al Numero unico di emergenza.
L’Area operativa Trentino Occidentale del Soccorso alpino, di concerto con il Numero unico di emergenza, ha chiesto l’intervento immediato dell’elicottero con il personale medico e il tecnico di Elisoccorso del Soccorso alpino e, a supporto, l’intervento di una squadra di terra della Zona Adamello Brenta del Soccorso alpino.
Giunti sul posto, i soccorritori hanno stabilizzato i due feriti che, con il verricello, sono stati poi imbarcati a bordo dell’elicottero e trasportati all’ospedale Santa Chiara.
Con altre rotazioni, il mezzo aereo ha quindi recuperato anche gli altri componenti della cordata rimasti illesi, naturalmente molto provati per quanto accaduto.

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