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Vertice a Bolzano sull'areale ferroviario: condivisione sui prossimi passi

Bando unico di gara sull'areale ferroviario con integrazioni e attenzione alle tante identità imprenditoriali

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I prossimi passi nell’operazione di recupero dell’areale ferroviario di Bolzano sono stati concordati oggi pomeriggio a Palazzo Widmann da Provincia e Comune, partner al 50% nella società Arbo Spa e nella ricerca di investitori privati in grado di far decollare la grande riqualificazione urbanistica che interessa un'area di circa 350.000 mq, prevalentemente risultante dalla dismissione delle aree ferroviarie.
Soddisfazione è stata espressa dopo l'incontro dai partecipanti, che hanno approfondito le questioni tecniche e le condizioni del bando di gara, prima che il tutto sia formalizzato nell’accordo di programma che si punta ad approvare entro l’anno.
Poi si potrà procedere con la gara per la cessione delle quote ai privati. Accordo di programma e bando di gara definiranno diritti e doveri dei futuri partner di progetto, vale a dire gli investitori da un lato e Provincia e Comune dall’altro. 
 
Oltre a prendere visione della prima bozza dell’accordo di programma, che sarà ora attentamente studiata dalle parti, nel vertice in Provincia sono stati condivisi i prossimi passi.
Tutti i punti, anche quelli sollevati di recente dal vicesindaco Christoph Baur, sono stati approfonditi e si è convenuto che possano essere soddisfatti lavorando all'interno del bando e nell'accordo quadro.
È stato quindi confermato il bando unico con un unico interlocutore, anche se rappresenterà un raggruppamento di imprenditori, «e inoltre abbiamo conferito ad Arbo l’incarico di approfondire gli aspetti da inserire nel bando di gara e di dotarsi degli strumenti necessari per redigerlo con integrazioni miranti a garantire la massima qualità urbanistica del quartiere e delle sue infrastrutture», ha spiegato il presidente Arno Kompatscher.
 
«Il progetto è importante, prima del bando è giusto approfondire tutti gli aspetti e tutte le preoccupazioni. Il nostro compito è predisporre le regole perché sia garantito l’interesse della città», – ha ricordato Kompatscher ribadendo l’esigenza di prevedere tutti gli strumenti necessari a garantire un’adeguata qualità dell'operazione, sia in fase di bando di gara che di esecuzione.
«Ci sono varie modalità per garantire la qualità e vivibilità del futuro quartiere. Per questo ora è necessario concordare la stesura di un bando che non presenti problemi giuridici e che garantisca un equilibrio sul piano economico.»
 
Provincia e Comune proseguono pertanto d’intesa e il Presidente ha ricordato che la partecipazione dell’economia locale è garantita, perché quanti più attori locali vengono coinvolti dall’offerente, inteso come interlocutore unico, tanti più punti gli vengono attribuiti secondo il bando di gara.
«Il bando sarà unico ma terrà conto delle tante identità imprenditoriali – ha detto il sindaco Renzo Caramaschi – e l’inserimento nel bando di questo coinvolgimento di aziende locali significa sviluppo occupazionale ed economico.
«L'obiettivo è condiviso: vogliamo proseguire sulla strada intrapresa per arrivare a un quartiere modello senza che il Comune debba impegnare risorse finanziarie.»
La gara che consegnerà i terreni ai privati, per realizzare la parte residenziale e commerciale, è un passaggio indispensabile per sostenere un'operazione da quasi un miliardo di euro.
Il bando prevederà anche un management di cantiere attento alle esigenze della cittadinanza e in grado di garantire un’organizzazione efficiente.
«Vogliamo ridurre il più possibili i disagi alla popolazione», ha confermato Kompatscher.

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