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Il balletto «Le Quattro stagioni» al Teatro Sartori di Ala

È in calendario venerdì 13 gennaio la creazione coreografica di Marcello Algeri sulle musiche di Antonio Vivaldi

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È in calendario venerdì 13 gennaio al Teatro Sartori il secondo dei tre appuntamenti stagionali proposti dal Centro Servizi Culturali S. Chiara in collaborazione con il Comune di Ala nell'ambito del Circuito regionale della Danza 2016/2017.
Sarà in scena la Compagnia Ariston Proballet diretta da Sabrina Rinaldi con «Le Quattro stagioni», una creazione coreografica di Marcello Algeri sulle musiche di Antonio Vivaldi, in parte rivisitate da Max Richter.
Definito «balletto ironico in 19 movimenti», il nuovo lavoro di Marcello Algeri può essere definito «un gioco ironico».
Lo spettacolo racconta una storia di sentimenti, che sono il motore di tutto il balletto, con scene piene di gioia, di tenerezza e soprattutto di ironia. Sette specchi permettono di nascondersi, di riflettere la propria immagine e le proprie emozioni creandone della nuove e diverse.
Per poi trovarsi tutti assieme e riscoprirsi più forti.
 
La magia è quella di «essere nel tempo e contemporaneamente fuori da esso» e così, dietro l’apparente quadro iconografico rappresentato dal susseguirsi delle stagioni, si percepisce un significato più profondo, meno visibile, che tocca i nostri strati emozionali.
L’inizio dello spettacolo costituisce il primo salto fuori dal tempo, dove i sentimenti vivono e interagiscono da soli e creano la storia attraverso un gioco che non ha mai fine, il gioco del «nascondino» (il gioco della ricerca).
Il secondo quadro è l’anima, cioè la parte dove i sentimenti vivono, ed è diviso in due movimenti, il primo è il disordine dei sentimenti, il secondo è l’ordine.
Il terzo quadro rappresenta l’incontro fra i sentimenti e l’umanità che porta il Balletto nel tempo e, quindi, nelle stagioni.
 
La Primavera è l’inizio delle stagioni, è la nascita: l’Estate è invece il sole ed il fuoco. Da un lato quindi il sole, che è la nascita della vita, e dall’altro la distruzione della vita. Questa ambivalenza crea l’energia necessaria per la maturazione rappresentata dall’Autunno dove è contenuto il principio fondamentale del duplice valore del nostro ciclo vitale: la morte produce vita e la vita morte, intendendo come morte la fine di un ciclo di una forma di energia e la trasformazione in un’altra. L’ultimo quadro è l’Inverno che non rappresenta la fine ma il principio, ossia la certezza che una nuova primavera tornerà.
 
A fungere da colonna sonora, la partitura originale della meravigliosa musica per violino composta da Antonio Vivaldi nel 1725, ma anche la rivisitazione che ne ha curaro recentemente Max Richter, compositore e musicista britannico di origini germaniche che ha voluto dare nuova luce, affrontandolo in una lettura attuale, a questo capolavoro.
Guidato da Marcello Algeri e Sabrina Rinaldi, l'Ariston Proballet di Sanremo riscuote ormai da diversi anni successo a livello nazionale e internazionale proponendo un repertorio variegato e multiforme che affronta in modo consapevole, con l’arte della danza, temi più che mai attuali.
Venerdì 13 gennaio i riflettori del Teatro Sartori di Ala si accenderanno su «Le Quattro stagioni» alle ore 21.00.

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