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Provincia: non solo beni materiali per i terremotati d’Abruzzo

Varato a L'Aquila il «Piano per la Convivenza», volto a individuare i bisogni degli immigrati e fare in modo che non vengano discriminati nella ricostruzione

Un Protocollo di intesa fra Provincia autonoma di Trento, Provincia dell'Aquila e Prefettura dell'Aquila per la definizione di un Piano di interventi in materia di convivenza è stato sottoscritto ieri pomeriggio a Coppito, frazione dell'Aquila, presso la Direzione regionale dei Vigili del Fuoco. Il documento è stato firmato dall'assessore alla Convivenza della Provincia autonoma di Trento Lia Giovanazzi Beltrami, dalla presidente della Provincia dell'Aquila Stefania Pezzopane, dall'assessore alle Politiche sociali della Provincia dell'Aquila Teresa Nannarone e dal Prefetto dell'Aquila Franco Gabrielli.
Il Protocollo nasce dal lavoro congiunto svolto nelle scorse settimane da molte istituzioni pubbliche e private, in particolare Provincia autonoma di Trento, Provincia dell'Aquila, Ministero dell'Interno, Prefettura dell'Aquila e coordinamento «Ricostruire insieme».


Da sinistra, la presidente della Provincia de L'Aquila Stefania Pezzopane, il Prefetto de L'Aquila Franco Gabrielli, l'assessore Giovanazzi Beltrami e l'assessore alle Politiche sociali della Provincia de L'Aquila Teresa Nannarone.

L'idea del Piano Convivenza deriva dalla recente tragedia del terremoto. E' la prima volta infatti che un evento sismico come quello che ha colpito l'Abruzzo è caratterizzato dal fatto di aver coinvolto molti immigrati, sfollati e con perdite di vite umane. Si stima che tra le circa 80mila persone coinvolte dal terremoto una percentuale che si aggira tra il 5 e il 6% sia rappresentata da persone con cittadinanza non italiana. Al dramma comune si aggiungono i problemi legati alla loro condizione giuridica di stranieri, come permesso di soggiorno in scadenza o scaduto, necessità di ritorno in patria per i minori e ricongiungimenti familiari interrotti.
Di qui l'esigenza delle autorità aquilane e del privato sociale locale impegnato su questo fronte di predisporre un programma per ricostruire le relazioni sociali volto a individuare una serie di azioni da mettere in atto in modo coordinato tra le diverse istituzioni che a vario titolo si trovano ad essere coinvolte in questa situazione.

Èstata quindi avviata una riflessione sulle problematiche che, fra le conseguenze del sisma, riguardano in particolare il tema immigrazione. Sulla base di quanto emerso, la Prefettura dell'Aquila, la Provincia dell'Aquila e la Provincia autonoma di Trento collaboreranno assieme al coordinamento «Ricostruire insieme» per la definizione di un Piano di interventi da attivare nell'ambito della provincia dell'Aquila e per la successiva implementazione delle azioni previste nel Piano, che prenderà spunto dal Piano Convivenza approvato recentemente dalla Giunta provinciale di Trento.
Sia nel merito che nel metodo, infatti, il Piano Convivenza trentino ha interessato molte istituzioni pubbliche e private, in particolare il Ministero dell'Interno - Direzione centrale per le Politiche dell'immigrazione e dell'asilo e la Provincia dell'Aquila - Assessorato alle Politiche sociali. Quest'ultima ha espresso l'interesse a una collaborazione con la Provincia autonoma di Trento, già impegnata sul territorio aquilano per il terremoto fin dal 6 aprile scorso, riconoscendo alla Provincia autonoma questa specifica esperienza in materia di politiche volte a favorire la coesistenza delle differenze derivanti dalla presenza degli immigrati nella comunità locale e l'armonia tra le stesse.

Il Piano per la Convivenza in provincia dell'Aquila individuerà i bisogni peculiari della popolazione immigrata (bisogni che si vanno ad aggiungere a quelli espressi da tutta la comunità) e cercherà soluzioni volte, nel breve termine, ad alleviare il disagio attuale e, nel lungo termine, a contribuire a mantenere una buona coesione sociale tra cittadini stranieri e locali.
«Nella ricostruzione - ha detto l'assessore Lia Giovanazzi Beltrami - non bastano le opere murarie, ma è fondamentale gettare le basi per rinsaldare anche i rapporti umani, le relazioni fra cittadini della comunità locale e di origine immigrata. Esportare il Piano Convivenza approvato nei mesi scorsi dalla Giunta provinciale di Trento rappresenta inoltre un'importante esperienza di collaborazione e sostegno fra istituzioni. Una sinergia che speriamo di poter applicare anche in altri campi.»

«Il Piano Convivenza - ha affermato la presidente della Provincia dell'Aquila Stefania Pezzopane - consentirà di fare un grande salto di qualità nella ricostruzione. La Provincia di Trento è intervenuta subito dopo la tragedia del terremoto. Ora, con questo nuovo strumento, ci consente di affrontare la ricostruzione anche con interventi non materiali ma comunque importanti, perché la convivenza fra diverse culture, se ben gestita, rappresenta un'opportunità.»

«La Provincia di Trento ha già fatto tanto - ha detto il Prefetto dell'Aquila Franco Gabrielli. - Ora, con questo ulteriore contributo rappresentato dal Piano Convivenza, sarà possibile avvicinare ulteriormente i cittadini e le istituzioni.»

L'impegno della Provincia Autonoma di Trento attraverso la sottoscrizione del Protocollo avvenuta oggi a Coppito consisterà nel coadiuvare la Provincia dell'Aquila, attraverso il Centro informativo per l'immigrazione (Cinformi) del Servizio politiche sociali e abitative, nella predisposizione del Piano Convivenza per la Provincia dell'Aquila e nella definizione di progetti operativi volti ad attuare il Piano stesso.
Da parte sua la Provincia dell'Aquila assume l'impegno di rivestire il ruolo di coordinatore ed erogatore a soggetti privati e pubblici dei finanziamenti su fondi assegnati dal Ministero dell'Interno, finalizzati alla copertura economica dei costi derivanti dalla gestione del Piano convivenza.

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