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Un anno fa il sisma che devastò l'Abruzzo/ 5 – Il gemellaggio

Inaugurata oggi alla presenza dell'assessore Beltrami la chiesa di Barisciano Il vescovo dell'Aquila D'Ercole auspica un gemellaggio fra le due province

È stata inaugurata il 3 aprile 2010, alla presenza fra le altre autorità dell'assessore provinciale alla solidarietà internazionale Lia Giovanazzi Beltrami e del vescovo de L'Aquila monsignor Giovanni D'Ercole, la nuova chiesa di Barisciano, in frazione Picenza, costruita dalla Provincia autonoma di Trento e dalle comunità di Ala, Avio, Mori Brentonico, Ronzo Chienis dopo le distruzioni apportate dal terremoto lo scorso anno.

A breve le celebrazioni per il primo anniversario del disastroso sisma, a cui prenderanno parte anche numerosi Trentini che a vario titolo si sono impegnati a fianco dei terremotati.

Un anno a fianco dei terremotati dell'Abruzzo. Un anno fatto di lavoro, di impegno costante, ma anche di «ponti» che lentamente si costruivano, di legami di solidarietà destinati a durare nel tempo.
Tutto questo viene ricordato in questi giorni in Abruzzo, alla presenza di tanti volontari trentini e dell'assessore alla solidarietà internazionale e convivenza Lia Giovanazzi Beltrami, presente sui luoghi del terremoto anche per portare il saluto del presidente Lorenzo Dellai.

La chiesa di Picenza, che era stata completamente rasa al suolo dal sisma, è stata ricostruita a Barisciano.
Realizzata per volontà della Provincia autonoma e delle comunità della Vallagarina, la nuova struttura è completamente in legno ed è stata costruita dai Nuvola e dai gruppi alpini dei comuni coinvolti oltre che dai Vigili del fuoco di Strigno.

All'inaugurazione hanno preso parte numerosi trentini giunti a bordo di due pullman in Abruzzo, fra cui il corpo bandistico di Ala.
Monsignor D'Ercole ha espresso parole di vivo apprezzamento per gli sforzi fatti dai trentini in questi mesi, che hanno riportato la vita in numerose comunità abruzzesi, aggiungendo di coltivare un «sogno», quello di un vero e proprio gemellaggio fra L'Aquila e la Provincia di Trento.

L'assessore Beltrami, nel portare i saluti del presidente della Provincia autonoma di Trento Lorenzo Dellai, ha ricordato come l'impegno dei trentini sia sempre andato di preferenza in favore di opere che favorissero il ricomporsi di un tessuto sociale, di una comunità che le ferite del terremoto rischiavano di lacerare irreparabilmente.
«L'impegno per la ricostruzione della chiesa va in questa direzione - ha ricordato - perché le chiese sono appunto uno dei luoghi nei quali le comunità si ritrovano e stanno assieme. Abbiamo voluto celebrare la Pasqua con coloro che un anno fa vennero colpiti così duramente ma anche per dire che la costruzione di reti, di legami solidi e destinati a durare continua. Nonostante molto lavoro sia stato fatto, nonostante molti cantieri siano stati chiusi con successo, vogliamo continuare a camminare assieme alle genti d'Abruzzo.»

A Pasqua la delegazione trentina ha partecipato alla celebrazione della messa a Onna, uno dei comuni che il Trentino ha aiutato a rinascere.
Nella notte fra lunedì e martedì prossimi, infine, la veglia e il ricordo dei minuti fatali del terremoto.

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