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Assistenza domiciliare in base all’ICEF, in prova dal 1° luglio

Il sostegno per assistenza domiciliare, pasti a domicilio e tele assistenza sarà introdotto a titolo sperimentale per diciotto mesi

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Assistenza domiciliare, pasti a domicilio e tele assistenza, sono questi i tre interventi di sostegno alla domiciliarietà per i quali sarà introdotto con una sperimentazione di diciotto mesi, a partire dal 1° luglio 2015, l'indicatore Icef per calcolare la partecipazione ai costi dei servizi.
Oggi la Giunta provinciale ha approvato dopo un lungo iter procedurale la proposta dell'assessora alla salute e solidarietà sociale, Donata Borgonovo Re, che spiega.
«Abbiamo deciso di sperimentare la nuova modalità di compartecipazione alla spesa per i servizi di assistenza domiciliare perché si tratta di interventi di grande rilevanza sociale, ampiamente diffusi su tutto il territorio provinciale e rivolti per lo più ad un'utenza anziana. Sotto questo profilo vorrei evidenziare che non esiste il pericolo di un impoverimento, perché sono stati fissati due criteri di salvaguardia: da un lato franchigie elevate per il patrimonio immobiliare e anche per quello mobiliare, dall'altro un tetto massimo di compartecipazione per tutti i servizi sociali fruiti, introdotto proprio per rendere sostenibile la compartecipazione anche in caso di erogazione di quantità elevate di servizi o di più interventi. Il risultato è una maggiore equità nell'accesso ai servizi ed un conseguente ampliamento del numero delle persone che potranno accedervi.»
La delibera ha potuto arricchirsi delle proposte elaborate dal Consiglio delle autonomie, dal Comitato per la programmazione sociale, dai sindacati, dal Terzo settore, dagli amministratori delle Comunità di Valle e, da ultimo, dalla IV commissione consiliare
 
  Ecco in sintesi le novità  
Entrata in vigore delle nuove quote di compartecipazione.
 La sperimentazione avrà effetto a partire dal 1° luglio di quest'anno e durerà 18 mesi. 
 
Interventi interessati dalla compartecipazione.
- aiuto domiciliare e sostegno relazionale alla persona;
- servizio pasti, ovvero pasti a domicilio, consegna pasti e pasti presso strutture;
- telesoccorso e telecontrollo. 
 
Come si calcola la compartecipazione.
La compartecipazione alle spese per fruire di interventi di sostegno alla domiciliarità è legata alla condizione economica familiare (Icef).
Con Icef inferiore a 0,13 (che convenzionalmente rappresenta la «soglia di povertà») si applica la quota minima, con Icef uguale o superiore a 0,40 si applica la quota massima, con Icef compreso fra 0,13 e 0,40 si applica una quota che varia proporzionalmente.
- aiuto domiciliare e sostegno relazionale alla persona: la quota minima è di 2 euro all'ora, la quota massima è di 18 euro all'ora;
- servizio pasti a domicilio: la quota minima è di 4 euro a pasto, la quota massima è di 10 euro a pasto; consegna pasti a domicilio: la quota minima è di 0,50 euro a pasto, la quota massima è di 3 euro a pasto;
- telesoccorso e telecontrollo: la quota minima è di 0,10 euro al giorno, la quota massima è di 1 euro al giorno. 
 
Criteri di salvaguardia.
Vi sono due criteri di salvaguardia:
- franchigie elevate per quanto riguarda il patrimonio immobiliare (150.000 euro sull'abitazione di residenza) e mobiliare (50.000 euro);
- un tetto massimo di compartecipazione che riguarda tutti i servizi sociali fruiti.
Con Icef inferiore a 0,13 vi è infatti una quota di compartecipazione massima pari a 20 euro mensili, per gli interventi fruiti, ad esclusione dei pasti a domicilio, dove la quota minima è comunque conteggiata (4 euro a pasto per il servizio e 0,50 per la sola consegna).
Con Icef pari o superiore a 0,13 è individuata una percentuale progressiva di patrimonio aggredibile per far fronte agli interventi richiesti. 
 
Scadenze.
Dal 7 aprile al 31 maggio 2015 gli utenti interessati dovranno presentare alle Comunità/Territorio Val d'Adige (oppure all'Azienda sanitaria per quanto riguarda l'intervento di aiuto domiciliare e sostegno relazionale alla persona svolto nell'ambito dei Piani di integrazione socio-sanitaria) le dichiarazioni ai fini del calcolo della quota di compartecipazione, anche avvalendosi degli sportelli periferici della Provincia autonoma di Trento o degli Istituti di Patronato e di assistenza sociale.
Gli enti preposti alla raccolta di tali dichiarazioni adotteranno le misure idonee ad agevolare anche la presentazione delle dichiarazioni Icef, se gli interessati non ne dispongono già.
Il primo riaccertamento delle condizioni economico-patrimoniale è fissato nel periodo ottobre/novembre 2016, con effetto sulla compartecipazione a partire dal 1° gennaio 2017; i successivi accertamenti si terranno a scadenza triennale. 
 
Comunicazione.
La Provincia autonoma di Trento adotterà modalità idonee a raggiungere tutti i cittadini per informarli delle novità in materia di compartecipazione alla spesa dei servizi socio-assistenziali; rimane in capo alle Comunità/Territorio Val d'Adige la competenza riguardante la comunicazione ad ogni singolo utente delle nuove modalità di compartecipazione.

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