Divina: «La UE ci impone formaggi con latte in polvere»
Anche il senatore leghista si unisce alla nostra protesta sulla scelta auropea di privilegiare a tutti i costi i grandi paesi produttori di latte
Dopo la nostra protesta contro le singolari decisioni prese dalla UE, anche il senatore trentino Sergio Divina, vicepresidente dei senatori leghisti, prende posizione affinché il governo si preoccupi della situazione agroalimentare italiana.
«Il Governo non ha il coraggio di prendere in mano la situazione e di evitare ai produttori italiani di seguire le direttive dell'Unione europea per produrre formaggi sostanzialmente anche senza latte fresco, - scrive Divina in una nota alle redazioni. - Sarebbe il colpo di grazia al settore lattiero-caseario, uno dei fiori all'occhiello della nostra agricoltura e anche delle nostre esportazioni perché la gastronomia italiana ha ancora un marchio, un nome e un suo mercato.
«Abbiamo bloccato il Governo quando voleva seguire gli standard americani ossia invecchiare il vino non più in botti, in barrique, ma usando dei trucioli. Il tempo necessario per l'invecchiamento di sei, dodici o diciotto mesi si riduceva a poche settimane, ma non era lo stesso prodotto.
«In quel modo si sarebbero alterate le peculiarità dei nostri grandi vini, e adesso si cerca di farlo anche con i nostri formaggi. E' la cosa più assurda mai sentita. Per un paese come il nostro che ha una solida tradizione di produzioni di qualità con latte di stalla e latte di malga. Il Trentino non potrà mai accettare che i suoi formaggi possano esser prodotti con latte disidratati in polvere.»
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