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Porfido: «La Provincia intervenga sulle concessioni»

Lo chiedono Fillea Cgil Filca Cisl – Il Comune di Albiano fornisce i primi dati sulla regolarità dei pagamenti ai lavoratori

Agli impegni seguono i fatti. A poco meno di un mese dall'incontro a tre tra le organizzazioni sindacali, l'assessore all'Industria Alessandro Olivi, e i comuni delle aree estrattive, arrivano i primi dati sui pagamenti delle aziende ai lavoratori del comparto.
Ieri Fillea Cgil del Trentino Filca Cisl hanno incontrato il comune di Albiano.
Sindaco e vicesindaco hanno fornito nel dettaglio i risultati delle verifiche fatte sulle imprese. Su 33 realtà, otto hanno auto-certificato di non essere in regola con i salari.
Tutte le ditte sono in regola, invece, sui contributi.
«Stiamo definendo gli incontri con queste imprese – spiegano i segretari di Fillea Cgil Maurizio Zabbeni e Filca Cisl Fabrizio Bignotti – per arrivare prima del 12 agosto alla firma degli accordi sindacali per il recupero degli arretrati.»
Mercoledì prossimo, infatti, è fissato un nuovo incontro in assessorato con tutti i comuni dell'area estrattiva e in quella sede si avrà un quadro completo della situazione.
Il Comune di Albiano è stato il più rapido a rispondere alle sollecitazioni dei rappresentanti dei lavoratori, ma il tempo scade per tutti.
 
«Non è vero che nulla sia stato fatto, come sostiene il Coordinamento lavoratori del porfido (Clp) – insistono i due segretari. – Le raccolte di firme sono azioni legittime, ma arrivano in ritardo, quando ci si è già mossi per arrivare ad una soluzione.»
Per quanto riguarda le aziende concessionarie che operano nel Comune di Albiano la situazione, stando ai numeri, appare non drammatica.
Fillea Cgil e Filca Cisl, però, vogliono avere maggiori certezze e così hanno chiesto all'amministrazione comunale di approfondire ulteriormente le verifiche.
E il Comune ha già disposto il controllo dei cedolini paga e dei relativi bonifici, delle aziende che hanno dichiarato di essere in regola con i pagamenti.
Eventuali dichiarazioni false espongono a conseguenze sul piano penale e sicuramente alla revoca della concessione.
 
«La questione dei salari è importante, ma non purtroppo è l'unico problema del comparto. Il settore vive da anni una crisi gravissima, di cui pagano le conseguenze soprattutto i lavoratori. Non solo con pagamenti a singhiozzo, – proseguono Zabbeni e Bignotti. – Solo nell'ultimo anno il comparto ha perso il 3 per cento del fatturato e l'occupazione si è ridotta del 4%.»
Il problema è il modo in cui vengono gestite le concessioni a livello locale, la scarsa chiarezza e i controlli troppo poco efficaci messi in campo fino a questo momento, nonostante le continue pressioni del sindacato.
«Servono interventi stringenti per il settore. È ora che la Provincia compia un atto di coraggio e si avochi la competenza di gestire le concessioni.
«Le amministrazioni comunali sono costrette a gestire una situazione in cui si intrecciano troppe dimensioni e interessi.
«Ed è sotto gli occhi di tutti che così non funziona più.»
Resta comunque la ferma posizione di Fillea e Filca sulle aziende irregolari: chi non è in regola deve essere messo fuori, con la diffida e la revoca della concessione.
Per questa ragione per le due sigle sindacali il monitoraggio dei pagamenti dei salari, dovrà essere continuo e attento, soprattutto nel periodo invernale per evitare oltre che situazioni di disagio nei lavoratori anche concorrenze sleali tra imprenditori nel settore.»

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