WGC Bridgestone Invitational: buon recupero dei fratelli Molinari
Il titolo va a Hunter Mahan. - Crollano Mickelson e Woods
Hunter Mahan con 268 (71-67-66-64)
ha vinto a sorpresa, ma meritatamente, il WGC Bridgestone
Invitational, il terzo dei quattro eventi stagionali del World Golf
Championships (il mini circuito mondiale) disputato al Firestone CC
di Akron nell'Ohio.
Nel giro finale ha recuperato quattordici posizioni Francesco
Molinari, terminato 39° con 281 colpi (70-72-71-68), e ne ha perse
sette Edoardo Molinari, 55° con 285 (71-71-70-73).
Mahan, 28enne di Orange in California, ha lasciato a due colpi Ryan
Palmer (270, 70-68-63-69) e a tre Bo Van Pelt e il sudafricano
Retief Goosen, che si è risvegliato troppo tardi dopo aver
probabilmente gettato al vento il titolo con un 73 nel terzo
giro.
Al quinto posto con 272 Sean O'Hair, la sesto con 273 Jim Furyk e
Jeff Overton.
Sono mancati clamorosamente tutti i big e, in particolare, è
letteralmente franato Tiger Woods, 78° e penultimo con 298
(74-72-75-77), diciotto colpi sopra par e più altro score ottenuto
da professionista.
Sembrava dovesse scendere dal trono mondiale, ma vi è rimasto per
la 270ª settimana consecutiva e per la 612ª in carriera perché Phil
Mickelson ha ancora una volta mancato l'occasione del sorpasso.
Era al 10° posto dopo tre giri e sarebbe dovuto arrivare entro i
primi quattro per divenire numero uno, ma è incappato in una
giornata nerissima ed è finito addirittura 46° con 283 colpi
(66-68-71-78) dopo un parziale di 78 con sette bogey, un doppio
bogey e l'unico birdie in chiusura.
«Dovevo attaccare - ha detto - e l'ho fatto, ma qualcosa è andato
subito storto e dopo non ho più trovato le motivazioni.»
Resta il fatto che dopo il Masters ha fallito tutte le opportunità
che ha avuto per arrivare in cima al World Ranking.
Quanto a Woods, ha chiuso una pessima gara con un 77 fatto di tre
birdie, due bogey e un doppio bogey.
Un flop nel giro finale anche per il sudafricano Ernie Els, che era
quarto dopo 54 buche a due colpi dal leader Palmer.
Con un 76 e lo score di 279 è scivolato al 22° posto dove ha avuto
la compagnia degli spagnoli Sergio Garcia e Miguel Angel Jimenez,
dell'inglese Paul Casey e dell'australiano Geoff Ogilvy.
Hanno fatto meglio gli irlandesi Padraig Harrington e Rory McIlroy
e l'australiano Adam Scott, noni con 275, e sono andati peggio il
fijano Vijay Singh, 58° con 286, e il colombiano Camilo Villegas,
71° con 291.
Mahan, al terzo titolo in carriera e al secondo stagionale, con
cinque birdie in nove buche è balzato dal settimo al primo posto
occupato in comproprietà, poi con il sesto birdie di giornata alla
buca 13 ha praticamente confezionato il 64 e ha preso il largo. Ha
provato ad agganciarlo Ryan Palmer, ma ha mancato un birdie
piuttosto facile e nelle due buche finali ha pensato soprattutto a
difendere la seconda piazza.
Francesco Molinari ha segnato tre birdie e un bogey per il 68,
Edoardo un birdie, due bogey e un doppio bogey per il 73.
Nella corsa che porta alla squadra di Ryder Cup, situazione
sostanzialmente invariata per i due torinesi.
Francesco nella graduatoria european e ancora il quarto
tra i possibili cinque ammessi di diritto, mentre Edoardo e al
quinto posto nella world che promuove i primi quattro con
distacco praticamente invariato dall'inglese Luke Donald, ultimo
degli ammessi attuali.
Nella classifica mondiale Edoardo è 21° e Francesco 37° e
nell'ordine di merito europeo Edoardo, che nell'occasione ha
guadagnato 46.000 euro, è nono (€ 1.202.355) e Francesco, al quale
sono andati 58.000 euro, è 16° (€ 964.177). In vetta l'irlandese
Graeme McDowell con € 2.054.011.
Quanto a Mahan, il successo gli ha fruttato 1.400.000 dollari su un
montepremi di 8.500.000 dollari.
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