Mondiali di ciclismo a Doha (QAT): fantastico Peter Sagan
Il campione slovacco mantiene lo scettro degli élite folgorando Cavendish e Boonen. Ottimo quinto posto di Nizzolo
Quando vince il migliore al mondo è difficile recriminare per un percorso che sulla carta non avrebbe dovuto regalare emozioni.
Peter Sagan ha vinto il Mondiale in linea per il secondo anno consecutivo con una volata da perfetto finisseur, mettendosi dietro Cavendish e Boonen e confermando che è l’uomo più forte nelle classiche di un giorno.
Un mese fa, in occasione del successo ai Campionati Europei ebbe a dire: «Una gara si vince o inventandosi qualcosa negli ultimi chilometri oppure in volata…»
Sembrava quasi anticipare l’esito del mondiale. Dopo il successo solitario o scorso anno a Richmond, a Doha ha deciso di attendere la volata.
Mettere la testa fuori nel deserto non era proprio il caso. Meno che mai tentare la sorte nei chilometri finali del circuito.
Ha atteso gli ultimi 200 metri per lanciare la volata quando era in 5ª-6ª posizione. Ha rimontato tutti, a cominciare dall’azzurro Giacomo Nizzolo (ottimo 5° alla fine), partito a 300 metri.
«Sono stato fortunato – ha detto lo slovacco al termine, – ho trovato lo spazio sulla destra. Nizzolo è stato corretto a non chiudermi contro le transenne.
«Sono riuscito a passare ed è andata bene. Sono contento, anche per la squadra, che si è spesa per mettermi nelle condizioni migliori.»
Si concludono, con questo quinto posto, i Mondiali di Doha dai quali il ciclismo azzurro torna con 3 medaglie: 1 oro, 1 argento e 1 bronzo, frutto del fantastico gruppo delle donne juniores e degli U23.
Sono, dal punto di vista statistico, diversi i motivi per sorridere. Prima di tutto perché riconquistiamo un titolo mondiale su strada che ci mancava dal 2011.
Poi perché possiamo goderci un gruppo di ragazzi (uomini e donne) che sono possono rappresentare nel modo migliore i nostri colori per tanti anni in futuro.
A cominciare dai talenti cristallini di Elisa Balsamo e Filippo Ganna.
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