«Meningite, nessun allarme o epidemia in Trentino»
Lo afferma l'Azienda Sanitaria del Trentino che risponde con cognizione di causa alle legittime preoccupazioni della gente
Avevamo chiesto all’Ufficio Stampa dell’Azienda sanitaria di conoscere alcuni aspetti sulla meningite che, sia pur lontano dal Trentino, si sta verificando in alcune regioni d'Italia. L’Ufficio ha immediatamente risposto alla nostra richiesta, inviando - giustamente - a tutte le redazioni la nota e la tabella che pubblichiamo qui di seguito. |
Da molti giorni vengono riportate dai mezzi di informazione notizie su tutti i casi di meningite che si verificano quotidianamente in Italia, mettendo sullo stesso piano differenti malattie causate da germi molto diversi l’uno dall’altro: pneumococco, emofilo, meningococco e altri ancora.
Tali notizie hanno sortito l’effetto di un «allarme meningite» e la percezione da parte di molti cittadini di un serio pericolo di epidemia in Italia.
I dati invece dimostrano che non c’è nessuna epidemia in corso né in Italia né in Trentino e che i casi di meningite riportati rientrano nell’ambito del numero osservato negli anni precedenti.
Va sottolineato, inoltre, che alcuni germi, quali lo pneumococco e l’emofilo, pur essendo causa di meningite danno luogo a casi isolati e non sono in grado di determinare epidemie.
Già da alcuni anni, in seguito all’introduzione delle vaccinazioni eseguite nei primi mesi di vita, i casi di meningite da emofilo e da pneumococco nei bambini sono diventati rarissimi.
Anche per quanto riguarda il meningococco, germe in grado di determinare raramente focolai epidemici, non vi è alcuna epidemia in corso né in Italia né in Trentino.
L’Azienda provinciale per i servizi sanitari ricorda che l’offerta vaccinale adottata in provincia di Trento fornisce la protezione più ampia possibile per i principali tipi di meningite (da emofilo, pneumococco, meningococco) e che i servizi vaccinali provvedono alla chiamata diretta di bambini e adolescenti all’età ideale per eseguire le vaccinazioni, poiché il rischio di meningite differisce in relazione all’età.
Pertanto è importante che i genitori effettuino tutte le vaccinazioni previste dal calendario vaccinale, senza ritardi, per assicurare ai propri figli la miglior protezione possibile.
L’Azienda sanitaria invita i cittadini a collaborare evitando la richiesta indiscriminata e immediata di vaccini contro la meningite, che determina la formazione di lunghe liste d’attesa e mette in crisi l’operatività dei servizi vaccinali; tale richiesta, nell’immediato, non è motivata in considerazione dell’assenza di pericolo epidemico e in molti casi non trova giustificazione in relazione all’età e al rischio individuale del richiedente.
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