I mercatini di Natale alpini del Trentino a Cimego e Tione
La magia incontra la gastronomia: streghe, polenta, spressa e… chef stellati
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Il prossimo fine settimana si inaugurano i Mercatini di Natale Alpini del Trentino (venerdì 27 novembre a Tione e domenica 29 a Cimego), con una doppia declinazione dedicata alla gastronomia a KmZero oltre naturalmente alle tradizioni delle festività natalizie e alle magiche apparizioni di Streghe ed Elfi.
Lo storico mercatino di Cimego è ospitato nei volti, nelle stradine e nelle cantine del Borgo Antico di Quartinago e avrà come aspetto emozionale le affascinanti streghe da sempre patrimonio dello storico abitato caratterizzato da casa Marascalchi e dal palazzo della Contessa Rosa Antonini; a Tione le casette poste in centro alla Borgata saranno animate, tra l’altro, dagli showcooking di alcuni Chef di grido del Trentino. D
Domenica 29 dicembre a Cimego sarà offerta la Polenta Magica delle Streghe realizzata in gran segreto dallo chef Graziano Tamburini, dell’Hotel Aurora, con una nuova ricetta che punta a rivisitare la classica Macafana vincitrice del recente Festival della Polenta di Storo. Tione mette in campo lo chef Alfio Ghezzi (stella Michelin con Locanda Margon di Trento) che proporrà delle ricette legate alla Carne della razza Rendena. Una delle prelibatezze di questa area turistica.
Ad attirare i bambini saranno gli Elfi a Tione e il Gran ballo delle Streghe a Quartinago.
Insomma divertimento e piatti di alta cucina legata al territorio daranno il via ai due Mercatini, che per la loro apertura hanno voluto rispettare la tradizione dell’Avvento.
Si tratta di eventi che confermano la voglia dei territori di fare rete - ha sottolineato dall’assessore provinciale al Turismo e Agricoltura Michele Dallapiccola intervenuto alla conferenza congiunta a Trentino marketing con gli assessori alle Attività Economiche del Comune di Tione Mario Failoni e di Cimego Alessandra Zulberti e con i presidenti di VisitChiese Massimo Valenti e di VisitGiudicarie Daniele Bertolini - e rappresentano un momento importante per favorire quell’azione di destagionalizzazione della stagione turistica locale, a conferma che la vacanza d’inverno in Trentino offre grandi opportunità legate allo sci ma anche un invito far vivere ai nostri ospiti altre significative proposte sul territorio.
In totale sono 44 gli espositori a Cimego e 16 a Tione, per quella che Failoni ha definito l’edizione Zero.
Michele Faccini, assessore di Brione e presidente della locale Pro Loco, ha poi illustrato il Presepe Vivente del Chiese.
Un evento che quest’anno si trasferisce da Condino a Brione e il prossimo 27 dicembre sarà animato da un numero di figuranti in costume più alto degli stessi abitanti del borgo alpino. Le vie del centro ospiteranno i figuranti con scene di vita tradizionale, comprese le attività lavorative con strumenti di lavoro dell’epoca. Previsti Bus navetta per portare i turisti dal fondo valle a Brione.
I due Mercatini hanno stretto un sinergico patto di collaborazione in linea con i proficui rapporti esistenti in abito turistico tra i due Consorzi VisitChiese e VisitGiudicarie. Proprio per dare vita ad un piccolo polo di proposte natalizie. Capaci di prendere per la gola - hanno ricordato Massimo Valenti e Daniele Bertolini - con la tradizione culinaria (Polenta e Spressa) e le novità degli con gli Chef che si alterneranno nella tenda palcoscenico a Tione: con Alfio Ghezzi ci saranno Federico Parolari (Due Spade Trento), Manuele Ferrari (Bellagio), Vinicio Tenni (Gallo Cedrone Madonna di Campiglio), Enrico Croatti (Dolce Vita Madonna di Campiglio) e Cristian Castorani con i giovani Chef della Scuola Alberghiera di Tione.
LE STREGHE DI CIMEGO
Le "streghe" di Cimego erano donne sapienti, intelligenti ed abili, capaci di interpretare le fasi lunari che regolano il nascere e il morire, di elaborare pozioni curative, nettari ed elisir che incutevano forza e sostenevano la vita... o la sapevano negare qualora questo fosse richiesto loro dalla "contessa".
Vivevano nelle cantine di «casa Marascalchi» situate di fronte alla casa nobiliare della contessa Rosa Betta Antonini, di origini rivane ma maritata ad un Antonini di Cimego, ed erano al suo servizio, pronte a filtrare ed elaborare le loro pozioni su sua richiesta.
Il «gruppo streghe» si ricostituisce circa 15 anni fa, anima come da tradizione le cantine di Casa Marascalchi. Il suo punto di forza è di offrire prodotti naturali e genuini, come da tradizione, che promettono "lunga vita" e infondono forza a chi li assaggia, forza.
Come per tutte le donne che, nei secoli scorsi, tentarono con la loro intelligenza ed abilità di sfidare i poteri forti e l'egemonia maschile, anche le streghe di Cimego furono perseguitate e molte di loro condannate al rogo.
Il loro canto e le loro danze sono ancora percepibili nelle fredde e lunghe notti invernali di luna.
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