I Carabinieri fanno chiudere un ristorante della Piana Rotaliana
Trovate condizioni igieniche disastrose: sporcizia, alimenti scaduti, muffa, scarafaggi
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I Carabinieri del NAS (Nucleo Anti Sofisticazioni) hanno inviato un comunicato alle redazioni nel quale premettono che le condizioni dei ristoranti trentini sono mediamente più che corrette, per poi dare la notizia di un «noto ristorante» della Piana Rotaliana che è stato fatto chiudere con intervento della magistratura per quello che hanno trovato nel corso di una ispezione.
Nel corso dell’ispezione hanno constatato che le condizioni igienico-sanitarie erano carenti, con la presenza di insetti infestanti anche sugli utensili da cucina, e non era stato predisposto il previsto piano di autocontrollo basato sui principi dell’HACCP.
Inoltre, all’interno di un frigorifero, sono stati rinvenuti alcuni alimenti deperibili, come formaggi, pancetta, verdura, pesto confezionato e uova, in evidente stato di cattiva conservazione ed addirittura invasi da muffa.
Tali alimenti, tra i quali vi erano uova scadute anche da alcuni mesi (2 giugno 2016), erano conservati, per la somministrazione, in promiscuità con altri generi in regolare corso di validità.
Sopra, panna con muffa. Sotto, formaggio con muffa.
A fronte di tali elementi di fatto, è scattata una segnalazione all’Autorità Sanitaria, che a sua volta - alla luce delle evidenti irregolarità riscontrate - ha emesso un provvedimento di sospensione dell’attività di somministrazione di alimenti per un periodo non inferiore a sette giorni, interruzione che potrà essere prolungata nel caso in cui non siano ripristinate le condizioni igienico-sanitarie.
Il proprietario del ristorante è stato, inoltre, deferito in stato di libertà all’Autorità Giudiziaria. Il Sostituto Procuratore Alessandra Liverani valuterà adesso la posizione del titolare del ristorante. Teoricamente il gestore rischia di poter essere condannato alla pena dell’arresto fino ad un anno o con l'ammenda da euro 309 a euro 30.987.
Secondo noi dovrebbero costituirsi parte civile sia la Provincia autonoma di Trento che l’associazione della ristorazione per il danno di immagine arrecatata al Trentino e ai ristoranti che invece lavorano con la massima responsabilità.
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