INPS Trentino Alto Adige: nasce il «Protocollo Chiara»
Importanti novità regionali per le visite medico-fiscali nel caso di malattie gravi
Premessa. Ogni anno a livello regionale l'INPS riceve in media circa 200mila certificati di malattia. L'Istituto, infatti, in caso di malattia eroga al lavoratore del settore privato un'indennità sostitutiva della retribuzione. I medici convenzionati con l'Istituto, o della ASL competente, espletano il servizio di accertamento dello stato di salute del paziente presso il domicilio di quest'ultimo. Per questo i lavoratori sono tenuti a rispettare le cosiddette fasce di reperibilità (settore privato: 10.00 – 12.00 - 17.00 – 19.00; settore pubblico: 9.00 – 13.00 - 15.00 – 18.00). |
Nelle scorse settimane la cronaca locale si è occupata del caso di una lavoratrice, Chiara Dossi, affetta da una grave patologia e sottoposta a visita medica disposta d'ufficio dalla sede INPS di Trento.
Il caso è stato seguito da vicino anche dal Consigliere provinciale Mattia Civico e dallo stesso Presidente del Consiglio Bruno Dorigatti. I due politici hanno preso a cuore il caso della lavoratrice non solo perché coinvolti nell'episodio dal punto di vista umano ma anche come fatto emblematico di un contesto che può riguardare tutti i lavoratori che si trovano in condizioni analoghe.
Civico e Dorigatti hanno rappresentato l'accaduto al Direttore regionale INPS Marco Zanotelli che, dopo gli approfondimenti del caso, si è fatto immediatamente carico della questione.
Dopo un confronto con gli Organi centrali di governo dell'Istituto, il Direttore regionale dell'INPS ha affrontato sul territorio la questione delle visite fiscali nel caso di gravi patologie.
Ne è scaturito il «Protocollo Chiara», un documento che dispone, nelle province di Trento e Bolzano, la limitazione degli accertamenti fiscali nei confronti di pazienti affetti da gravi patologie che abbiano in corso terapie salvavita adeguatamente documentate.
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