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L'ANA celebra la Festa della Liberazione

La ricorrenza del 25 Aprile mantiene immutati e forti i suoi significati e valori

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Quasi ottant’anni dopo la liberazione dell’Italia dall’occupazione nazista e dal regime fascista e dalla fine del Secondo conflitto mondiale, la ricorrenza del 25 Aprile mantiene immutati e forti i suoi significati e valori.
In questa ricorrenza, l’Associazione Nazionale Alpini ribadisce e sottolinea con forza i propri valori, che da sempre sono ispiratori della sua azione.
In primo luogo l’amore per la libertà, la pace, la solidarietà e la fratellanza, vere e proprie linee guida per le penne nere dell’ANA, che le difendono e applicano da 105 anni, attraverso vicende storiche e umane costellate spesso di sacrificio e dolore, ma ricche anche di esempi di valore, coraggio e amore per gli altri.
 
Ne sono eccezionali testimoni figure luminose di alpini: le penne nere furono infatti in gran numero tra i protagonisti della lotta contro l’oppressione nazi-fascista, soprattutto nella fase che venne combattuta in montagna.
Oggi, assieme a tutti i Caduti per la libertà, ricordiamo in particolare il Beato Teresio Olivelli, giovane ufficiale alpino in Russia prima e partigiano una volta tornato in Patria, che affrontò il supremo sacrificio nei lager nazisti.
 
In un 25 Aprile che cade in un momento terribilmente difficile per la pace in Europa, in Medio Oriente e a livello mondiale, gli alpini si appellano con maggior forza ai loro valori, stringendosi attorno ad essi, nel consueto spirito solidale e di servizio a beneficio di quanti siano in difficoltà. E a simbolica testimonianza, isseremo il Tricolore su tutte le nostre Sedi, rendendo omaggio alla nostra Patria, ribadendo che Essa sa di poter contare sempre sulle penne nere.
Viva l’Italia e viva gli alpini!

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