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Bolzano, arrestato straniero violento e, va da sé, già espulso

Il pluripregiudicato aveva nuovamente molestato cittadini al Parco Petrarca, rubato una bicicletta, per poi aggredire i poliziotti minacciandoli di morte

Domenica pomeriggio, a seguito di una richiesta di intervento pervenuta alla Centrale Operativa della Questura attraverso il numero di emergenza 112 NUE, una pattuglia della Squadra Volanti veniva inviata presso il Parco Petrarca in quanto era stata segnalata la presenza di una persona che importunava i passanti in maniera aggressiva.
 
Gli Agenti, giunti tempestivamente nel luogo indicato, venivano richiamati da diverse persone che indicavano un individuo indossante una maglia verde che si stava allontanando in tutta fretta a bordo di una bicicletta.
Subito inseguito dai Poliziotti, il soggetto veniva raggiunto e bloccato sul Ponte di legno; qui, capendo di non avere più margini di fuga, l’uomo – in seguito identificato per un 38enne marocchino con a proprio carico numerosi precedenti penali e di Polizia per reati commessi nella Provincia di Bolzano, quali furto aggravato, danneggiamento, molestia e disturbo alle persone, violenza, minaccia e resistenza a P.U., procurato allarme, interruzione di pubblico servizio e getto di cose pericolose
 
Era stato destinatario anche di un Ammonimento del Questore per «Atti Persecutori nei confronti di una donna».
Quando è stato raggiunto dagli operatori di polizia, era in forte stato di agitazione iniziava ad urlare ed a minacciare gli operatori.
 
Accompagnato presso la Questura, al termine degli atti di Polizia Giudiziaria l’uomo veniva denunciato alla Procura della Repubblica per il reato di violenza e resistenza a Pubblico Ufficiale e, quindi, fatto uscire dagli Uffici di Polizia.
Una volta all'esterno del Corpo di Guardia della Questura, l’individuo ricominciava ad urlare frasi offensive di minaccia nei confronti degli Agenti, dopodiché si fermava nei pressi della rastrelliera delle biciclette posta all’ingresso della Questura, ne rubava una e si dava alla fuga lungo via Marconi in direzione Piazza Verdi.
 
Raggiunto e fermato dopo poche decine di metri, il furbone veniva invitato a lasciare la bici rubata, il quale per tutta risposta lanciava la bicicletta contro gli Agenti, colpendone violentemente uno sulle gambe, per poi provare a continuare a piedi la fuga.
Ancora una volta prontamente fermato dai Poliziotti, il soggetto iniziava nuovamente ad aggredirli con violenza, spintonandoli nel tentativo di sottrarsi all’arresto.
 
Con non poca fatica gli Agenti riuscivano a far salire B. M. sulla “Volante” ed a condurlo nuovamente in Questura; quindi, al momento di farlo scendere dall’auto, costui sferrava un violento calcio ad uno dei Poliziotti.
A seguito dell’accaduto e del comportamento violento e reiterato posto in atto, quest’ultimo veniva dichiarato in arresto per violenza e resistenza a Pubblico Ufficiale e per il furto della bicicletta e trasferito presso la Casa Circondariale di Bolzano.
 
Nella mattinata odierna, dopo che ne è stata disposta la scarcerazione, B. M. è stato messo a disposizione dell'Ufficio Immigrazione; qui, in considerazione della gravità del comportamento tenuto dal soggetto e della sua irregolare posizione in Italia, il Questore della Provincia di Bolzano Paolo Sartori ha emesso a carico di costui un decreto di espulsione, con contestuale Ordine di Trattenimento presso il Centro di Permanenza per i Rimpatri di Ponte Galeria, a Roma, dove già nella stessa serata è stato scortato dagli Agenti della Questura in attesa di essere imbarcato quanto prima su un volo diretto nel Paese d’origine.
 
«È la quinta volta in un mese e mezzo che un Poliziotto ha dovuto subire un atto di violenza da parte di un pregiudicato sottoposto ad un controllo di Polizia, che gli ha provocato ferite e lesioni al volto, – ha messo in evidenza il Questore Sartori. – Non è ammissibile che chi rappresenta lo Stato, nel fare rispettare la legge, debba subire sistematicamente insulti e violenze.
«Per questo motivo è stato deciso di procedere all’arresto ed all’allontanamento dal nostro Paese di chi ha dato ripetute dimostrazioni, anche in modo violento, di non rispettarne leggi ed Istituzioni.»

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