Molti preferiscono iniziare la Via degli Abati da Bobbio, luogo simbolo di questo cammino con l’antica Abbazia di San Colombano, uscendo dal mitico Ponte Gobbo
Dall’Oltrepò Pavese, passeggiando tra colline e vigneti, entriamo nella Val Tidone, dove nei suoi paesini si ricorda ancora San Colombano, con statue e lapidi
Percorsa dal VII secolo dai monaci di Bobbio, attraversava gli Appennini in terra longobarda, prima che la Francigena diventasse la via principale per Roma
A Siviglia termina la Via Serrana, dopo esser passati, tra oliveti e campi infiniti, da Montellano e Utrera, dove ci godiamo panorami e pietanze tipiche dell’Andalusia
In cammino si passa dal silenzio al caos, come succede arrivando a Ronda, patria della corrida, città che però si fa perdonare con i suoi scorci e la sua tradizione
Dopo San Martin del Tesorillo la Via Serrana si snoda tra parchi e riserve naturali dove trionfa il bosco mediterraneo, tra sughere, fiumi, forre e paesini bianchi
Un breve cammino nelle terre di Al-Andalus, con un clima perfetto per i mesi autunnali o invernali, dalle Colonne d’Ercole a Sevilla
Dopo poco meno di due settimane di cammino nell’Appenino tosco-emiliano e nelle foreste umbre, passando dai conventi cari a San Francesco, arriviamo ad Assisi
A Montecasale contempliamo la valle assieme a Francesco. Da qui riprendiamo diretti a Città di Castello e poi a Gubbio, sulle orme del lupo «che uomini e donne straziava»
Percorrendo antichi sentieri lungo la Via Romea e lungo la Valle Santa arriviamo alla Verna, dove San Francesco ricevette le stimmate. Da qui scendiamo a Sansepolcro