Home | Rubriche | Pensieri, parole, arte | Parole e musica al Conservatorio Bonporti di Trento

Parole e musica al Conservatorio Bonporti di Trento

Mercoledì 19 aprile 2023, presso l’Auditorium del Conservatorio si terrà un convegno dal titolo «Ti sento. Voci della creatività femminile»

image

Adattamento illustrazione di Natalia Aranda.
 
A Trento, mercoledì 19 aprile 2023, presso l’Auditorium del Conservatorio Bonporti in Via S. Giovanni Bosco, 4, si terrà un convegno dal titolo «Ti sento. Voci della creatività femminile», nell’ambito del progetto di ricerca «Presenze/Assenze», sul tema delle «presenze e assenze femminili nella storia musicale del Trentino».
Parola e musica con: Monique Cìola; Marina Giovannini; Roberta Gottardi; Gabriella Medetti; Duo NoteRosa: Monica Maranelli e Priyanka Ravanelli; Adele Pardi.
Dal 2021 sono stati organizzati tre momenti di relazioni tematiche e di confronto nell’ambito di questo progetto, le cui risultanze stanno per essere raccolte in un volume. In ogni incontro la comunicazione verbale si è messa in dialogo con un programma musicale correlato.

Comitato artistico/scientifico: Margherita Anselmi; Simonetta Bungaro; Laura Di Paolo; Federica Fortunato; Anna Vildera
Sottolinea Simonetta Bungaro, già direttrice del Conservatorio Bonporti di Trento, anticipando alcune informazioni in merito all’evento di mercoledì prossimo:
«In questo ultimo periodo ho lavorato con alcune colleghe del Bonporti alla realizzazione del terzo momento di un progetto di ricerca sul tema del contributo delle musiciste alla storia musicale del Trentino e intorno alla storia della creatività femminile, così frequentemente nascosta.
«Nell’evento di mercoledì pomeriggio diverse professionalità e generazioni di donne che lavorano in ambito musicale si incontreranno: esperienze personali, testimonianze soggettive e pratica di percorsi artistici saranno fatti emergere e dialogare di fronte al pubblico.»
 

Roberta Gottardi, © foto di Jesus López.
 
 Programma di mercoledì 19 aprile  
(Tratto dal libretto che accompagna l’evento)
 
Ore 15.00
Sonia Bo, Pronto, chi fischia?
per clarinetto e voce recitante
Roberta Gottardi, clarinetto
Iciar Borges Carreras, voce recitante
Gabriella Medetti, regia
 
Saluto del Direttore
Presentazione
(gruppo Presenze/Assenze)
Laura Pettigrew, Fede
per clarinetto e pianoforte
Roberta Gottardi, clarinetto
Monique Ciola, pianoforte
 

Marina Giovannini.
 
Ore 15.15
MONIQUE CÍOLA
(Liceo A. Rosmini, Trento, giornalista, membro dell'ANCM)
Le grandi assenti nel repertorio concertistico.
Nonostante gli ultimi decenni abbiano portato alla luce una grande ricchezza di produzione delle donne nel corso della storia, l'assenza delle compositrici nelle programmazioni concertistiche è ancora quasi totale.
Le ricerche sul panorama nazionale, la conoscenza diretta di numerose realtà concertistiche, il lavoro come giornalista mi mettono in condizione di tracciare un excursus sulle «grandi assenti» delle stagioni in Italia, ma anche di descrivere l'inizio di un timido rinascimento che la pandemia ha cancellato e che sta lentamente ritornando (un ritorno tiepidissimo nei cartelloni blasonati e con un cliché ripetuto, forte e coraggioso nelle piccole associazioni).
Un'Istituzione statunitense da anni sta esaminando i programmi delle grandi orchestre che ricevono contributi pubblici; uno sguardo su questi dati e l'esposizione di ulteriori approfondimenti in corso sono uno sfondo indispensabile per ragionare su questo tema dando un terreno oggettivo a narrazioni e opinioni.
 
Unsuk Chin,
Advice from a Caterpillar
per clarinetto basso e attrice
(dall’opera Alice in the Wonderland)
The Caterpillar: Roberta Gottardi,
clarinetto basso
Alice: Iciar Borges Carreras, mimo
Gabriella Medetti, regia
 
Ore 15.45
ROBERTA GOTTARDI
(Conservatorio C. Monteverdi, Bolzano)
Performance al femminile, un punto di vista personale
Esiste un’esperienza di performer al femminile? E se sì, che cosa la caratterizza? Racconterò delle inevitabili differenze fra uomo e donna, come anche delle necessarie somiglianze, così come le ho vissute, osservate e viste cambiare negli anni in questa professione.
 
Ore 16.00
GABRIELLA MEDETTI
(Conservatorio F. A. Bonporti di Trento e Riva del Garda)
Camille Claudel, la femme blessée. Racconto di una presenza negata
«La femme blessée» è il titolo di una scultura di Camille Claudel, sorella di Paul, il famoso scrittore cattolico, diplomatico di professione, che fu internata nel 1913 in un manicomio per decisione della famiglia, dove visse segregata per trent’anni e vi morì senza più uscirne, nonostante gli strazianti e inascoltati appelli affinché la liberassero.
«Mi hanno spedita a far penitenza nei manicomi dopo essersi impossessati dell’opera di tutta la mia vita (...) è lo sfruttamento della donna, l’annientamento dell’artista».
Paul Claudel non firmerà mai per la sua liberazione, nonostante in pubblico non mancasse di parlare di sua sorella come uno dei più grandi geni della scultura.
Camille appartiene alla schiera di quelle donne condannate per quell’anticonformismo scomodo, temibile, da stigmatizzare come disturbo psichico. Subì, come forse nessun’altra artista, la discriminazione d’essere nata donna e fu punita per aver voluto vivere la sua arte liberamente.
Fu ferita nella sua volontà di vivere indipendentemente, al pari di un uomo.
Fu depredata del successo che avrebbe meritato e, dopo che il suo meraviglioso genio fu annientato, fu cancellata fino ad essere esclusa anche dalla vita civile.
 
Ore 16.20
DUO NOTEROSA
Amanda Maier, Sonata in Si minore
per violino e pianoforte, I° mov.
Priyanka Ravanelli, violino
Monica Maranelli, pianoforte

Priyanka Ravanelli e
Monica Maranelli
(Scuola Musicale C. Moser, Pergine)
 

Adele Pardi e Monique Cìola (foto di Alessandro Zanon).
 
 Le grandi assenti nei programmi didattici  
Il valore delle composizioni femminili nella crescita strumentale.
La mancanza o dimenticanza di musiche di compositrici all’interno dei programmi di studio e di concorso è evidente, anche nel panorama italiano.
A seguito di ricerche sul repertorio femminile ci siamo imbattute in composizioni per violino e pianoforte di grande impatto e spessore compositivo, con caratteristiche formali e musicali di grande valore, meritevoli di essere analizzate, studiate e interpretate anche da musicisti in formazione.
Il primo movimento della «Sonata in si minore» della svedese Amanda Maier (1853-1894), prima donna laureata in direzione al Royal College of Music di Stoccolma, è un brano che racchiude, per entrambi gli strumenti, notevoli difficoltà tecniche e interpretative.
L’accuratezza della scrittura cameristica lo rende uno dei tanti esempi all'altezza di essere inserito nei programmi didattici e di concorso. Segue un brano della parigina Lili Boulanger (1893-1918), prima donna a vincere il Prix de Rome nel 1913, scomparsa a soli 24 anni: i Deux Morceaux ben esprimono la sua abilità compositiva e la raffinatezza armonica tipica del gusto francese di fine Ottocento.

DUO NOTEROSA
Lili Boulanger, Deux Morceaux
pour violon et piano
Priyanka Ravanelli, violino
Monica Maranelli, pianoforte
 
Ore 16.40
Pausa caffè
(Conservatorio «C. Monteverdi»,Bolzano)
Riflessioni di una compositrice «disimpegnata»
Al di là di tutte le differenze tra uomini e donne, ampiamente indagate in campo biologico (neurologico, biometrico, di apprendimento, etc..), in campo sociologico e antropologico, anche per spiegare l'evidente, enorme differenza di presenze di rappresentanti dei due generi nei vari settori del mondo musicale, in particolare in quello della composizione, ritengo che la ragione principale di questa risieda ancora nell'organizzazione della nostra società.
Sicuramente qualcosa è cambiato - e sta cambiando - rispetto ad un secolo fa (anche a 30 anni fa, per dire il vero), ma i cambiamenti della società sono evidentemente lentissimi ed oggi, ancora, i ruoli risultano ben definiti, non tanto diversamente da un secolo fa.
Va aggiunto che la nostra nazione, tra quelle culturalmente avanzate, risulta a tutt'oggi poco sensibile nel sostenere, da un lato, le donne che decidono di fare famiglia, dall'altro i produttori di musica colta - leggi compositori - in generale. Per questo fare il compositore impegnato per una donna, oggi, in Italia, comporta ancora una serie di scelte inevitabili, spesso dolorose.
La mia esperienza, naturalmente, rimane personalissima e non può essere assunta come paradigma, ma forse può contenere qualche aspetto più generalizzabile, in qualche modo esportabile.
 
Marina Giovannini, Parabola
per flauto e clarinetto
Ornella Gottardi, flauto
Roberta Gottardi, clarinetto
 
Ore 17.20
Musica: sostantivo femminile
Tavola rotonda
«Mousiké» è quasi nome femminile collettivo, connotando i saperi di tutte le Muse, figlie di Mnemosyne. Non più, però, ispiratrici d'altri, ma prime fonti del canto dell'essere.
Decliniamo dunque una genealogia, qui significata con un sorriso (senza certo polemica nei confronti degli uomini, tutti benvenuti), in modo antico e nuovo, celebrando il piacere di trovarsi insieme e condividendo spazio e frizioni di pensiero - data la grande, intrigante eterogeneità di mondi tra le protagoniste.
Coscienti però, tutte, della necessità di articolare mutuo dialogo tra donne creative e capaci di raggi: forse, sempre, di quel terpein curativo e vitale già prerogativa delle antiche Muse, in grado di dire e anticipare il mondo.
 

Duo NoteRosa, Monica Maranelli e Priyanka Ravanelli.
 
Dialogo con il pubblico
Ore 18.30
ADELE PARDI
(CDM, Rovereto)
I’m a true star. Le fonti
Spunti di riflessione su alcune tematiche ancora non risolte che nascono dalle testimonianze di scrittrici, attrici e pop star dal 1968 ad oggi.
 
Adele Pardi, I’m a true star
Adele Pardi, voce, violoncello e tastiera
Stefano Artini, chitarra, live electronics
 
«I'm a true star» è l'anagramma di Mary Stuart, la regina di Scozia protagonista di una delle pagine più discusse della storia di Inghilterra. Il progetto musicale nasce dalla collaborazione con la compagnia teatrale Bottega Buffa CircoVacanti sulla rielaborazione di «Maria Stuarda» di Dacia Maraini. Maraini parte dalla riscrittura rivisitata del dramma Mary Stuart di Schiller, ma ne fa una cosa sua, senza potenti cortigiani intorno, con in scena solo un duo sdoppiato: due attrici che interpretano sia le due regine sia le loro dame di compagnia.
«Nonostante Maria Stuarda fosse intitolato a una donna, in Schiller le donne erano poco presenti, – racconta Maraini. – Allora ho pensato di rovesciare tutta la vicenda, moltiplicando i ruoli femminili, per descrivere il rapporto tra le donne e il loro diverso atteggiamento nei confronti del potere».
Le musiche di scena dello studio teatrale si sono trasformate in un progetto parallelo di musica pop-elettronica in cui la storia viene raccontata non in modo cronologico, ma attraverso le tematiche contemporanee legate al ruolo della donna nella società affrontate nel testo (a volte in inglese, a volte in italiano).
Il canto e il violoncello si fondono nell'elettronica e nelle sonorizzazioni di Stefano Artini (Sino) dando voce alle due regine cinquecentesche e a tutte le donne.
 
Monique Cìola
Nata in Trentino, si avvicina alla musica all’età di 6 anni e da allora vive in questo mondo attraverso diverse espressioni e professionalità.
Come interprete, si diploma in pianoforte (Antonella Costa) e musica da camera (Giancarlo Guarino) presso il Conservatorio di Trento, proseguendo la sua formazione con Michele Campanella (Scuola pianistica di Ravello, Accademia Chigiana di Siena).
Svolge regolare attività concertistica, collaborando per progetti internazionali di ricerca ed esecuzione con l'Ensemble Musica Ricercata di Firenze.
Laureata al DAMS di Bologna, si dedica alla divulgazione musicale attraverso conferenze e note di sala.
È pubblicista e membro dell’Associazione Nazionale Critici Musicali. Dal 2016 è direttrice responsabile della rivista «Coralità».
Ha fatto parte della giuria in diversi concorsi pianistici italiani, tra cui la prima giuria giornalistica del Concorso Pianistico Internazionale Busoni (Bolzano, 2009). Ideatrice e direttrice artistica di festival e rassegne, nel 2015 fonda l’Associazione Chaminade e l’Ensemble Chaminade, formazione variabile dedicata all’esecuzione di compositrici contemporanee («The other half of music», Dynamic, 2019). Attualmente è docente di pianoforte presso il Liceo Rosmini di Trento.
 
Marina Giovannini
Nata a Trento, contemporaneamente agli studi classici completa quelli in Pianoforte, Direzione di coro e Composizione ai Conservatori di Trento e Verona; laureata in Lettere moderne e addottorata in Scienze della Musica all’Università di Trento, è inoltre diplomata in Educazione fisica all’ISEF di Bologna. Ha lavorato nel campo della divulgazione musicale - suoi articoli di argomento musicale sono stati pubblicati sulle pagine culturali di alcuni quotidiani e periodici, locali e nazionali - e come programmista-regista per la RAI, sede di Trento, ideando e conducendo programmi radio di tipo culturale-divulgativo in ambito musicale. È stata invitata a partecipare a convegni sulla teoria musicale e l’analisi come relatore, in ambito nazionale ed internazionale.
È attiva come compositrice e si dedica soprattutto alla musica da Camera, per gruppi e strumento solista, ed a quella Corale, sulla quale si è concentrata soprattutto negli ultimi anni.
Ha composto inoltre musiche per sceneggiati radiofonici, su commissione della RAI.
Titolare di Lettura della partitura al Conservatorio di Bolzano, ha fatto parte del Comitato Tecnico Artistico della Federazione dei Cori trentina, con la quale continua a collaborare.
 
Roberta Gottardi
Gli interessi di Roberta Gottardi spaziano dalla musica del tardo barocco, eseguita con strumenti storici e rispetto della prassi esecutiva del tempo, a quella di oggi, alla quale si dedica sia come solista che in ensemble.
Interprete di riferimento per lo spettacolo di teatro musicale HARLEKIN, di Karlheinz Stockhausen, concepito per un unico clarinettista-danzatore-mimo, vincitrice del primo premio al concorso promosso dalla Fondazione Stockhausen, è stata collaboratrice anche di altri autori dei quali ha eseguito brani in prima assoluta o a lei dedicati: fra gli altri Mauricio Kagel, Salvatore Sciarrino, Giorgio Battistelli, Ivan Fedele, Fabio Cifariello Ciardi.
Come solista e in varie formazioni si è esibita in alcune delle stagioni musicali e festival più importanti d'Europa, dal Maggio Musicale Fiorentino alla Muenchener Biennale, dal South Bank Centre di Londra al Bologna Festival e alla Biennale di Venezia, dal Gaudeamus Muziekweek di Amsterdam all'Autunno di Varsavia, alla MusikTriennale di Colonia e all'Holland Festival.
Già membro di Algoritmo ed ora dell'Ensemble Prometeo, è docente di clarinetto al Conservatorio di Bolzano.
 
Gabriella Medetti
Nata a Milano, compie gli studi di composizione sotto la guida di Vittorio Fellegara e si diploma in pianoforte. Dall’estate 1985 inizia la sua attività in teatro.
Ha collaborato con vari registi tra i quali Franco Parenti, Giovanni Testori, Bruce Myers, Benno Besson, Guido De Monticelli, Alfredo Arìas.
Con Guido De Monticelli instaura un sodalizio artistico che la porta al Festival della Valle D’Itria, al Teatro dell’Opera di Roma, al Rossini Opera Festival, al Teatro alla Scala di Milano, al Teatro São Carlos di Lisbona.
Ha curato la regia di numerose opere, da Purcell a Dallapiccola in Italia e all’estero, con esiti sempre lusinghieri di pubblico e di critica. Attualmente è docente di Arte scenica presso il Conservatorio F. A Bonporti di Trento.
 
Duo NoteRosa: Monica Maranelli e Priyanka Ravanelli
Sensibilità e passione sono le caratteristiche del Duo NoteRosa, progetto nato dall’amicizia e dalla curiosità di due musiciste, Monica Maranelli, pianista e Priyanka Ravanelli, violinista.
Il Duo si concentra sull’esecuzione di brani composti da donne, talvolta dimenticati o poco valorizzati. Entrambe diplomate con lode al Conservatorio Bonporti di Trento hanno proseguito gli studi in Svizzera e Belgio dove si sono formate con insegnanti del calibro di Anna Kravtchenko, Klaidi Sahatchi, Gwendolyn Masin, Saiko Sasaki e avviato una carriera concertistica internazionale.
Sono state presenti nelle stagioni concertistiche della Società Filarmonica di Trento e dell’Associazione Mozart Italia e si sono inoltre esibite in luoghi prestigiosi come il Teatro Zandonai di Rovereto, l’Auditorium della Provvidenza di Torino, il Teatro Filo di Cremona, il Salone del Casinò di Arco.
La passione del Duo NoteRosa ha ispirato la compositrice Sebastiana Ierna che ha scritto per loro il brano Sul sentiero stellato; è infatti obbiettivo del duo dar voce anche alle compositrici viventi.
È da poco uscito il loro primo lavoro discografico edito da NovAntiqua Records che comprende una raccolta di brani cameristici per violino e pianoforte di compositrici tardo romantiche Romances et Morceaux.
 
Priyanka Ravanelli
Diplomata con il massimo dei voti e la lode al Conservatorio Bonporti di Trento, spinta dalla spiccata curiosità che la caratterizza, ha frequentato masterclass in Germania, Svizzera, Francia e Austria, e si è specializzata dapprima presso il «Conservatoire Royal de Liège» in Belgio con Philippe Koch, poi presso il Conservatorio di Lugano nella classe di Klaidi Sahatci; infine presso la «Haute école de musique» de Ginevra, nella classe di Gwendolyn Masin.
Molti i concerti che seganano la sua carriera: con la Piccola Orchestra Lumiere al Wiener Konzerthaus, con Riccardo Muti alla Philharmonie de Paris, con l'orchestra Sinfonica di Milano al Teatro alla Scala e al KKL di Luzern accompagnando Katja Buniatshvili, con Kavakos al Ravenna Festival, con Ziang Xian all'Auditorium di Milano, in Cina nella Grande Sala del Popolo di Pechino, per citarne alcuni.
Numerose le registrazioni audio e video (Rai, RMMusic, Bam music, DaVinci, Idagio).
Molto attiva come camerista, si esibisce in varie formazioni classiche dal duo all'ottetto.
Priyanka si dedica con passione anche all'insegnamento e si sta specializzando a Firenze nel metodo Suzuki.
 
Monica Maranelli
Pianista affermata, ha al suo attivo un’intensa attività concertistica che la ha portata ad esibirsi in importanti sale da concerto come la «Wiener Saal» del Mozarteum di Salisburgo, il Teatro alla Scala di Milano, il Teatro Sociale di Como, la «Salle Debussy» di Lione.
Vanta numerosi premi in concorsi internazionali come il Premier Prix al Concours d’interpretation Musicale de Lausanne 2017.
Dopo essersi diplomata con il massimo dei voti e lode al Conservatorio Bonporti di Trento ottiene il Master in Music Performance ed il Master of Arts in Specialized Music Performance presso il «Conservatorio della Svizzera Italiana» di Lugano sotto la guida della celebre pianista Anna Kravtchenko.
Si è inoltre perfezionata all’Accademia Incontri col Maestro di Imola nella classe di Leonid Margarius. Affianca l’attività concertistica a quella di docente e si dedica alla critica musicale scrivendo per la rivista ArtesNews.
Attualmente è laureanda presso a facoltà di Musicologia di Cremona.
 
Adele Pardi
Cantante, violoncellista, musicista di scena, compositrice e attrice. Si è diplomata al Conservatorio di Trento in violoncello (2008), in canto jazz (2016) e in canto pop (2020). Collabora da diversi anni con le compagnie teatrali «Borgobonò», «Teatro delle quisquilie» e «Bottega Buffa Circovacanti».
Attualmente suona in formazione con il sassofonista Matteo Cuzzolin e con la producer Noirêve.
Ha vinto il «Festival Acustico 2012», il «Premio Pavanello» 2012, il Premio «Suoni dall'Italia» al «Premio Bianca D'Aponte 2013» e la migliore borsa di studio per studenti a «Nuorojazz» 2013.
È stata finalista a «Musicultura» 2016 con il progetto Kitchen Machine e a M4tng 2017 e 2020. Il suo ultimo album è «PerDido»: una ri-armonizzazione dell'opera barocca di Purcell Dido and Aeneas.
Il disco è uscito nel dicembre 2019 per l'etichetta Barnum for Art. Il suo ultimo progetto live è «I'm a true star», che, ispirato alla Maria Stuarda di Dacia Maraini, racconta in musica le tematiche contemporanee legate al ruolo della donna nella società.

Daniela Larentis


Condividi con: Post on Facebook Facebook Twitter Twitter

Subscribe to comments feed Commenti (0 inviato)

totale: | visualizzati:

Invia il tuo commento comment

Inserisci il codice che vedi sull' immagine:

  • Invia ad un amico Invia ad un amico
  • print Versione stampabile
  • Plain text Versione solo testo

Pensieri, parole, arte

di Daniela Larentis

Parliamone

di Nadia Clementi

Musica e spettacoli

di Sandra Matuella

Psiche e dintorni

di Giuseppe Maiolo

Da una foto una storia

di Maurizio Panizza

Letteratura di genere

di Luciana Grillo

Scenari

di Daniele Bornancin

Dialetto e Tradizione

di Cornelio Galas

Orto e giardino

di Davide Brugna

Gourmet

di Giuseppe Casagrande

Cartoline

di Bruno Lucchi

L'Autonomia ieri e oggi

di Mauro Marcantoni

I miei cammini

di Elena Casagrande