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Andrea Crepaldi, E-bike paradise Alta Valsugana – Di Daniela Larentis

La guida descrive 16 itinerari da percorrere in bicicletta nell’Alta Valsugana, tra luoghi di interesse culturale e storico, località conosciute e meno note – L'intervista

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Andrea Crepaldi è autore dell’interessante volume «E-bike paradise Alta Valsugana» (Edizioni Reverdito, 2024).
La guida presenta 16 itinerari che si snodano nell'Alta Valsugana, portando i turisti alla scoperta di luoghi spesso poco conosciuti, oltre a siti storici e culturali di interesse.
Questi percorsi si svolgono principalmente lungo ciclovie o strade a basso traffico, offrendo un'esperienza tranquilla e piacevole.
Ogni itinerario è accompagnato da una mappa dettagliata, un profilo altimetrico che indica le località, i punti di interesse e di ristoro, insieme a una descrizione completa del percorso e numerose immagini suggestive.
Inoltre, vengono fornite curiosità e suggerimenti su luoghi da visitare lungo i tragitti.
 
Il volume include anche contenuti multimediali che permettono al lettore di visualizzare in anteprima le località e i tratti dei percorsi e offre la possibilità di scaricare le tracce GPX/GPS.
Andrea Crepaldi, poliglotta e appassionato di viaggi lenti e meditativi su due ruote, è convinto che l'utilizzo della bicicletta consenta di apprezzare appieno le bellezze di un luogo, permettendo di osservare attentamente e di considerare sotto una nuova luce ogni piccolo dettaglio.
L’autore del volume predilige viaggiare in bicicletta, utilizzandola per raggiungere luoghi e  incontrare persone.

Ogni anno, si dedica a coprire tra i 6.000 e i 10.000 chilometri, pedalando con questo affascinante mezzo. Inoltre, ha sempre praticato numerosi altri sport, tra cui il tennis, di cui è anche istruttore.
Questa guida è il frutto dell'amore per la sua terra, vista come un luogo ricco di opportunità, con un occhio di riguardo alla promozione di un turismo responsabile e sostenibile.
Scrive Gabriele Buselli, in alcuni passi del suo intervento a pag.9: «Salire in bicicletta è qualcosa di mistico.
Un mantra che raggiunge la perfezione quando il ritmo si livella ai battiti del cuore.
 
Non è facile, serve cercare un equilibrio che non dipende solo dall’allenamento. No. Dipende anche dalla nostra mente. Dai nostri desideri. E il desiderio più grande è certo quello della libertà.
Scrollarsi di dosso i problemi e fare della sana fatica un detersivo naturale che, col sudore, porta via tutte le scorie […].
Una guida, quella di Andrea Crepaldi, per chi cerca il suo mantra: la mente conscia e subconscia e il sistema.
L’essere umano e la sua bicicletta.»
Abbiamo avuto il piacere di porgere ad Andrea Crepaldi alcune domande.
 

 
Come è nata l’idea di scrivere una guida dedicata alle e-bike nell'Alta Valsugana?
«Qualche tempo fa, durante le mie frequenti escursioni in bicicletta nei luoghi in cui vivo (e che ho imparato a conoscere piuttosto bene), mi è venuta l'idea di creare dei video degli itinerari che percorro abitualmente, al fine di promuovere il nostro territorio (che considero particolarmente adatto al turismo in bicicletta) e coinvolgere eventualmente anche alcune istituzioni pubbliche.
«È passato del tempo e l'illuminazione è arrivata all'improvviso durante un viaggio in bicicletta nel 2022: in quell'occasione, mentre raccoglievo materiale relativo a quel viaggio (foto, video e pensieri), ho avuto chiaramente l'ispirazione su come strutturare una guida dedicata alla bicicletta.»
 
Come è strutturata e per chi è stata pensata?
«La guida presenta 16 itinerari accessibili a tutti, considerando la superficie e la morfologia dell’Alta Valsugana, che non sono affatto pochi.
«Ogni itinerario è descritto in modo piuttosto dettagliato, corredato da una mappa leggibile con il tracciato ben evidenziato; da un profilo altimetrico che, oltre alla distanza e all'altitudine corrispondente, riporta le percentuali di dislivello; e infine da un profilo chilometrico (forse una piccola novità per una guida) che indica la posizione esatta delle località, dei luoghi di interesse, dei punti di ristoro, delle fontane (importanti per il ciclista) e eventuali punti cruciali del percorso. Inoltre, sono fornite descrizioni di curiosità e/o luoghi/monumenti presenti sul territorio, capaci di suscitare interesse nel potenziale visitatore.
«Da non dimenticare la possibilità di ottenere le tracce GPX/GPS e di pregustare il viaggio attraverso video dimostrativi. Il volume è stato pensato per l'avventore che desidera avere un buon numero di dettagli su ciò che andrà a vedere: probabilmente ho voluto creare la guida che vorrei trovare ogni volta che esploro un territorio sconosciuto.»
 
Quali sono stati i motivi che l’hanno spinta a redigere il volume in tre lingue diverse, italiano, tedesco e inglese?
«Approfittando delle mie buone conoscenze linguistiche, ho voluto raggiungere un pubblico il più vasto possibile, sperando che vorrà premiarmi per questo mio sforzo.»
 

 
Durante il processo di ricerca e redazione della guida, quali sfide ha dovuto affrontare e qual è stata la parte più gratificante?
«Non ci sono state sfide particolari, se non quella principale di vedere realizzato il mio progetto. Dato che la guida è nata sul campo e non sulla carta, la fatica fisica è stata parte preponderante di questa esperienza: per raccogliere il materiale necessario (foto, video ma soprattutto idee e pensieri) ho percorso ogni itinerario una prima volta con la bicicletta muscolare, mentre la seconda e la terza volta ho utilizzato una bicicletta a pedalata assistita per immedesimarmi al meglio con coloro che saranno gli ideali fruitori della guida, ovvero gli e-biker.»
 
Quali sono i criteri che ha utilizzato per valutare la fattibilità e l'attrattiva di ogni itinerario descritto?
«Considero il territorio in cui vivo un luogo stupendo, ricco di enormi potenzialità: ogni tratto di ogni percorso descritto nella guida è pieno di fascino.
«Non ho ritenuto quindi necessario andare alla ricerca di attrattive particolari. Inoltre ho ideato gli itinerari affinché, attraverso l’utilizzo della bici a pedalata assistita, possano essere percorsi e usufruibili da chiunque (dai 5 ai 99 anni).»
 
Cosa rappresenta per lei pedalare in bicicletta dal punto di vista emotivo?
«Vuol dire fatica (fisica e mentale), ma anche gratificazione al raggiungimento della meta. Significa viaggiare lentamente e in modo meditativo, cogliendo anche il più piccolo dettaglio di ciò che ci circonda.»
 
Come descriverebbe l'esperienza che un ciclista può aspettarsi di vivere seguendo uno dei percorsi descritti?
«La definirei un'esperienza appagante, in grado di lasciare un segno indelebile.»
 

 
C'è un percorso tra quelli inclusi nella guida che lei predilige rispetto agli altri? Se sì, potrebbe spiegarne le motivazioni?
«La mia predilezione riguarda l'intero territorio in cui vivo. Se dovessi consigliare degli itinerari a chi dispone solamente di un fine settimana da trascorrere nel nostro territorio, propenderei per i due tour che si insinuano nella Valle Incantata (ovvero la Valle dei Mòcheni), per le sue bellezze e per il fatto di essere una valle ancora selvaggia e a tratti inesplorata.»
 
Condividerebbe un aneddoto o una curiosità fra le numerose proposte nella guida?
«Più che un singolo accadimento, condividerei un intero itinerario con persone che siano in grado di entusiasmarsi alla vista delle bellezze naturali del nostro territorio.»
 
Come si integrano i contenuti multimediali, come le immagini e le tracce GPX/GPS, per arricchire l'esperienza dei lettori?
«Le tracce GPX/GPS guidano il turista con un margine di errore pressoché nullo, anche se talvolta perdersi e sbagliare strada può rivelarsi un’esperienza divertente e stimolante. Immagini e contenuti video potrebbero risultare uno strumento prezioso non solo per indurre all'acquisto della guida, ma anche per spingere potenziali visitatori a raggiungere il nostro territorio.»
 
A cosa sta lavorando/progetti editoriali futuri?
«Le idee in questo momento sono parecchie. Trovando degli sponsor interessati, vorrei redigere una guida della Bassa Valsugana, del Tesino e del Primiero, sulla falsariga di quella appena portata a termine. Inoltre, c'è stata un'interlocuzione con un ente di un altro territorio sempre in Trentino, per un progetto analogo, che spero possa trovare realizzazione.
«Vorrei anche trasporre in una guida, almeno digitale, il materiale raccolto durante un viaggio in bici all’Isola d’Elba, un altro luogo particolarmente vocato per il turismo in bicicletta.
«Infine, al di fuori dell'ambito editoriale, vorrei riuscire a trovare dei partner con cui sviluppare idee e proposte per incentivare il turismo sostenibile in bicicletta nel nostro territorio.»

Daniela Larentis – d.larentis@ladigetto.it

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