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Trento e Bolzano «alleanza» per un sistema teatrale regionale

Firmata oggi l'intesa tra Centro S. Chiara e Teatro Stabile di Bolzano, con la piena soddisfazione dell'assessore Franco Panizza

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«Non possiamo che esprimere soddisfazione per l'accordo politico da anni in itinere tra Trento e Bolzano e che oggi trova concretizzazione. Nasce un nuovo sistema del teatro regionale che aiuterà le nostre compagnie a leggere meglio il territorio e, soprattutto, aiuterà le nostre produzioni ad uscire e farsi notare per trasformare il sistema teatrale regionale in qualcosa di forte e competivo sul piano nazionale e, questa è la speranza, anche su quello internazionale.»
 
Così Franco Panizza, assessore alla cultura della Provincia autonoma di Trento, ha commentato la sottoscrizione del Protocollo d’Intesa sul «Sistema teatrale regionale» avvenuta oggi nella sede della Provincia autonoma di Bolzano, a Palazzo Widmann.
A firmare il protocollo il presidente del Centro Santa Chiara di Trento, Ivo Gabrielli e il presidente del Teatro Stabile di Bolzano, Giovanni Salghetti Drioli.
 
Presenti, a sottolineare l'importanza di un momento che segna un significativo traguardo nei rapporti e nelle collaborazioni culturali tra i territori, anche l'assessore alla cultura della Provincia autonoma di Bolzano, Christian Tommasini; gli assessori comunali alla cultura di Trento e Bolzano, Lucia Maestri e Patrizia Trincanato; i direttori del Centro S. Chiara e del Teatro Stabile, Francesco Nardelli e Marco Bernardi. 
 
Negli ultimi tre anni le «governance» del Teatro Stabile di Bolzano e del Centro Servizi Culturali S. Chiara, con il convinto sostegno delle Amministrazioni provinciali e comunali di Trento e Bolzano, hanno lavorato a un nuovo progetto di collaborazione per la realizzazione di un «Sistema teatrale regionale» che consenta di operare ancora meglio dal punto di vista qualitativo, senza trascurare obbiettivi di razionalizzazione nell’utilizzo delle risorse in linea con i cambiamenti in atto in questi anni difficili per la finanza pubblica.
Tale esigenza di rete è certamente la nuova frontiera delle politiche di settore al passo con l'Europa, anche in vista della candidatura del Nord-Est a Capitale Europea della Cultura 2019.
 
E' da questo lavoro di analisi degli obiettivi da raggiungere che è nato il Protocollo d’Intesa  firmato oggi.
Si tratta di una collaborazione - è stato unanimente sottolineato oggi - di portata storica che apre nuove prospettive di crescita della cultura teatrale su tutto il territorio regionale, in un contesto politico ed economico di grande difficoltà, che rischia di mettere in discussione l’esistenza stessa di alcune istituzioni culturali del nostro paese.
 
 Queste le linee guida della nuova collaborazione a carattere regionale
a - sviluppare la produzione di spettacolo dal vivo in funzione delle esigenze specifiche del sistema teatrale del Trentino e dell’Alto Adige attraverso la piena e costante collaborazione progettuale, programmatica e tecnica, anche al fine di dare spazio produttivo e distributivo al repertorio teatrale dedicato ad una «drammaturgia del territorio»;
b - razionalizzare il sistema distributivo dell’offerta teatrale delle due Istituzioni sul territorio regionale, nella comune consapevolezza della centralità delle politiche distributive, per realizzare economie di scala, per sostenere la qualità dell’offerta e l’ottimizzazione della fruizione teatrale nel bacino di utenza;
c - favorire progetti innovativi di formazione del pubblico, con particolare attenzione a quello giovanile, attraverso percorsi che stimolino la crescita di nuovi spettatori più competenti e consapevoli;
d - promuovere la crescita delle potenzialità artistiche a forte vocazione professionale attive sul territorio, anche con rassegne regionali, concorsi aperti a nuovi gruppi teatrali e a nuovi autori, mirati percorsi per il perfezionamento artistico e tecnico;
e - focalizzare nuovi progetti di avvicinamento e di reciproco scambio culturale con i sistemi scolastici e con il mondo universitario;
f - dare vita a nuove collaborazioni drammaturgiche, produttive e formative volte a favorire la crescita di una tradizione di teatro popolare dialettale di eccellenza.
 
 La durata dell’accordo è triennale (2012 – 2013 – 2014)
L'accordo potrà essere rinnovato dopo una verifica sul raggiungimento degli obiettivi.

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