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Il Sindaco Andreatta ha fatto gli auguri ai giornalisti trentini

Il presidente dell'ordine ha ricordato eufemisticamente che «non sono tempi rosei»

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Non si poteva evitare di toccare l’argomento crisi nello scambio di auguri che – com’è ormai da consolidata tradizione – è avvenuto questa mattina in sala Falconetto a Palazzo geremia.
Invitati dal Sindaco, dalla Giunta comunale e dal Presidente del Consiglio comunale i numerosi giornalisti presenti rappresentavano praticamente tutti i mass media locali ed erano a loro volta rappresentati dal Presidente dell’Ordine dei giornalisti del Trentino Alto Adige, Fabrizio Franchi.
 
Il sindaco ha innanzitutto ringraziato i giornalisti – dalla carta stampata alle radio, dalle televisioni fino ai fotoreporter e ai cameramen – per il loro impegno quotidiano a promuovere il confronto e il dibattito sui temi relativi alla città.
Ha dimenticato ancora una volta i giornalisti che, come noi, operano nella stampa virtuale. Ma forse è stato un lapsus (speriamo non freudiano). 

«In tempi di crisi il lavoro di ognuno di noi tende ad essere più faticoso, quasi più nervoso, si stende ad ingigantire divisioni e rancori. Per dare il giusto peso alle cose prendiamo spunto dalla saggezza del poeta Zanzotto che consiglia di rimanere sempre un po’ come il bambino piccolo e come l’anziano nella fase finale della sua vita: mantenendo cioè il giusto equilibrio tra stupore e saggezza nell’affrontare quotidianamente le difficoltà che questa particolare congiuntura ci pone di fronte nei nostri rispettivi ruoli.»
 
Il Sindaco ha citato più volte il pamphlet del poeta Andrea Zanzotto intitolato «In questo progresso scorsoio» in cui si confronta, in prosa, con il giornalista Marzio Breda su molti temi caldi che il tempo in cui viviamo ci propone: dalle emergenze climatiche alla profonda crisi economica che attanaglia il cosiddetto mondo civilizzato.
 
Preso il microfono il presidente dell’Ordine Fabrizio Franchi ha ricordato eufemisticamente che non sono tempi rosei.
«Proprio questa mattina ero al telefono con un collega che sta perdendo il lavoro, – ha detto. – In tempi come questi però non bisogna avere paura né perdere la speranza. Le nuove tecnologie aprono scenari nuovi, che però non portano ancora a un nuovo benessere. Anche in passato innovazioni tecniche erano malviste, penso nell’Ottocento al diffondersi delle ferrovie. Aprivano un mondo di scambi più veloci e più facili che adesso è il nostro mondo e a cui non sapremmo rinunciare.»
 
Internet dunque non è vista ancora come una risorsa ma una novità che riduce i posti di lavoro.
Noi sappiamo che è la crisi a non dare abbastanza forza alla stampa virtuale, così come sta indebolendo quella reale. Ma sappiamo anche che al momento della ripresa, noi saremo pronti a scattare.
  
L’incontro è stato allietato da ben due presenze artistiche notevoli, una nazionale e una locale.
Dal punto di vista musicale infatti ha accompagnato con il pianoforte e la sua voce Danilo Amerio, autore e compositore per molti artisti che hanno calcato il palco dell’Ariston di Sanremo.
 
Ha stemperare i toni poi ci ha pensato il nostro Andrea Castelli che ha riproposto per il piacere dei presenti un paio di spezzoni tratti dal suo ultimo lavoro teatrale «Trentini e trentoni».
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

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