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Il capitello di Terlago santificato ad arte – Di Daniele Bebber

Su richiesta del Comune, l'Istituto d'arte A. Vittoria di Trento ha realizzato il progetto

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L’arte è ritenuta da sempre una cosa sacra, da custodire gelosamente, tant’è vero che il comune di Terlago ha richiesto il suo ausilio per decorare il capitello posizionato all’entrata del paese.
Su richiesta del medesimo l'Istituto d'arte Alessandro Vittoria di Trento, si è prestato per realizzare questo progetto.
Particolare riguardo va attribuito ai settori di arti figurative e design del gioiello e del metallo.
La commissione è arrivata nel 2012, l’iter progettuale è stato concluso nel 2013 quando i docenti prof. Paolo Tartarotti, del corso di arti figurative e prof.ssa Maria Grazia Brunelli, del corso di design del gioiello e del metallo, presentano la loro opera da realizzare.
Nel dicembre dello stesso anno il comune firma la commessa con l’istituto e affida il progetto e la realizzazione al corso di design del gioiello e del metallo.
Nel gennaio 2014 partono i lavori che saranno consegnati nel giugno dello stesso anno.
Il comune ha optato per il corso di design perché voleva vedere realizzati dei lavori con una tecnica alternativa alla tradizione. Si è scelto così di servirsi dell’antica arte orafa degli smalti a fuoco.
 
Come detto questa è un’arte molto antica e nobile che  consiste fondamentalmente della stesura di speciali paste ottenute dall’unione di silicati costituiti da soda e potassa con l’aggiunta di silice e ossidi di piombo.
Le varie colorazioni si hanno unendo degli ossidi.
A differenza di un’opera pittorica perché la tavoletta metallica che regge lo smalto sia stabile va - come si dice in gergo - contro smaltata anche sul retro.
Prima di realizzare questi piccoli capolavori, si è partiti facendo delle ricerche accurate sui soggetti precedentemente presentati.
Si è pensato quindi di analizzare documenti scritti e immagini, inerenti al territorio circostante.
Avviando di seguito ricerche formali soggettivamente interpretate.
Questa fase è stata interamente guidata dalla prof. ssa Maria Grazia Brunelli docente di progettazione del corso di design, e dagli studenti di 4ª D e 5ª D del vecchio corso ordinario di oreficeria e design.
 
Per quanto riguarda la fase di realizzazione in laboratorio, si è occupata della coordinazione la prof. ssa Lorenza Sebastiani, docente di laboratorio degli smalti a fuoco nel corso di design.
Oltre a lei hanno collaborato i docenti prof.ssa Maria Elena Filippi, il prof. Franco Baldi, l’assistente tecnica di laboratorio Anna Pisetta e gli studenti della classe 5ª D del vecchio  corso ordinario di oreficeria e design.
Per ottenere gli esecutivi in laboratorio, si è partiti studiando i vari aspetti dei progetti, analizzandone i colori, la rappresentazione degli sfondi e la creazione dei personaggi.
 
Le quattro immagini realizzate corrispondono a dei santi e delle sante (in ordine sono San Pantaleone, San Filippo Neri, Sant’Anna Metterza e Sant’Andrea).
Queste opere sono costituite da due formelle quadrate metalliche spesse due millimetri.
Sono state create così per risolvere alcuni problemi di lavorazione e di inserimento all’interno delle cavità preposte nel capitello.
Le formelle sono state fissate all’interno del capitello con delle viti metalliche dipinte di blu.
Risolti questi problemi di tipo tecnico, si è passati alla decorazione delle formelle metalliche, stendendo su di esse lo smalto. Dopo cinque mesi di lavoro le opere sono state ultimate, con una tecnica e uno stile impeccabile, tipico di questa antica e nobile arte forse poco usata.
Il capitello verrà inaugurato domenica 8 febbraio presso il comune di Terlago: sarà l'occasione per ammirare un esempio chiaro e tangibile di arte sacra e tradizione unite alla storia.
 
Daniele Bebber

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