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«Dialoghi internazionali»: Sepúlveda in dialogo con Bruno Arpaia

Appuntamento domani 12 novembre alle ore 20.30 all' Auditorium Santa Chiara di Trento

Un appuntamento assolutamente da non perdere quello con il grande scrittore cileno Luis Sepúlveda, uno degli scrittori più apprezzati nel contemporaneo, che sarà all'Auditorium Santa Chiara di Trento venerdì 12 novembre, alle 20.30, nell'ambito di «Dialoghi internazionali - Se vuoi la pace prepara la pace», rassegna di incontri culturali organizzata dalla Provincia autonoma di Trento in collaborazione con il «Centro per la Pace» di Bolzano.

L'entrata all'Auditorium Santa Chiara - in via Santa Croce a Trento - potrà avvenire a partire da un'ora prima dell'evento; al pubblico sarà consentito l'accesso in sala fino ad esaurimento dei posti disponibili.

Luis Sepúlveda nasce nel 1949 ad Ovalle, in Cile.

Venuto al mondo «già fuggitivo», come egli ama ricordare, sin dai primi anni '70 si dedica completamente all'attività politica, entrando a far parte dell'Unità Popolare Cilena e, dal 73, della struttura militare del Partito socialista, assumendo poi il ruolo di membro della guardia personale di Salvador Allende.
Il colpo di stato lo costringe al carcere e alla tortura; quindi, a partire dal '77, anche al lunghissimo e tormentato esilio, periodo in cui raggiunge Uruguay, Brasile, Paraguay, per stabilirsi infine a Quito, in Ecuador, ospite del poeta Jorge Enrique Adoum.
Durante tale soggiorno prende parte ad una spedizione UNESCO dedicata allo studio dell'impatto della civiltà sulle popolazioni degli Indios Shuar.

Dopo aver ottenuto la cittadinanza nicaraguese (sono gli anni in cui entra a far parte della Brigata Simon Bolivar), la sua ammirazione nei confronti della letteratura tedesca, soprattutto per i romantici come Novalis e Hölderlin, lo spinge a trasferirsi ad Amburgo.
Dal 1982 inizia la collaborazione di Sepúlveda con Greenpeace, dapprima come membro di equipaggio su una delle navi dell'organizzazione pacifista, successivamente in qualità di coordinatore dell'attività.
Durante gli anni '90 si trasferisce a Gijón, nelle Asturie, dove tuttora vive.

Sepúlveda è uno scrittore che crede nel potere della parola e nella possibilità di servirsene in tutte le sue declinazioni: per raccontare mondo del reale e dell'immaginario, lasciando spazio a momenti di rabbia, ardore, speranza, ma anche a pause liriche che spezzano il ritmo di eventi incalzanti, senza mai trascurare il profondo legame di amore e rispetto nei confronti della natura.

Già diversi anni prima del best seller internazionale Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare (1996), Sepulveda, raggiunge la notorietà con Il vecchio che leggeva romanzi d'amore (1989), opera ispirata alla sua esperienza nella foresta amazzonica; ricordiamo poi Il mondo alla fine del mondo (1989), Un nome da torero (1994), La frontiera scomparsa,(1994), Patagonia Express (1995), Incontro d'amore in un paese di guerra (1997) e, negli anni più recenti, Il potere dei sogni (2006) Cronache dal cono sud (2007) La lampada di Aladino e altri racconti per vincere l'oblio (2008), L'ombra di quel che eravamo (2009).

Venerdì 12, invece, Sepúlveda porterà a Trento le suggestioni del suo ultimo libro, Ritratto di gruppo con assenza, uscito a fine ottobre per le edizioni Guanda.

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