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«Tesori aeronautici»: aeroplani e capolavori d’arte al Caproni

Finalmente emergono dai magazzini del Museo Caproni i veri tesori

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Il Museo dell'Aeronautica Gianni Caproni porta finalmente alla luce alcuni dei suoi tesori finora mai esposti al pubblico e li presenta all'interno di due nuovi allestimenti permanenti dedicati alla storia aeronautica e al volo nella storia delle arti.
Alle 18 di oggi venerdì 26 novembre vengono inaugurate due sezioni che comprendono parti pregiate di velivoli e una ricca selezione di opere d'arte (circa 100), che coprono il periodo che va dagli anni Dieci al Secondo dopoguerra.
Non a caso, le nuove sezioni sono intitolare «Tesori aeronautici».

La presentazione di questi nuovi percorsi permanenti è il primo atto di un progetto di valorizzazione e ampliamento del Museo dell'Aeronautica Gianni Caproni, che nei prossimi anni farà riemergere gradualmente un patrimonio che si compone di oltre cinquanta aeromobili storici, centinaia di opere d'arte e migliaia di documenti, disegni e fotografie riguardanti la storia del volo dalle sue origini fino alla più attuale contemporaneità.

Collezione aeronautica permanente

Si arricchisce di due fra i più noti aeroplani da caccia italiani della Seconda guerra mondiale: il Macchi MC 200 «Saetta» e il Reggiane Re 2005 «Sagittario», che vanno ad aggiungersi ad altri velivoli dello stesso periodo già esposti al pubblico, come il famoso aerosilurante Savoia Marchetti SM 79 «Sparviero», meglio noto come «Gobbo maledetto».

L'Italia si era affacciata sulla scena della Seconda Guerra Mondiale con più aerei da caccia di questo livello e anche la Caproni ne aveva realizzati alcuni, mai acquistati però dall'Aeronautica militare. Ne vendette molti all'estero, tra i quali paesi anche la Finlandia che si trovò poi a combattere l'URSS.

Il Macchi MC 200 è considerato uno dei caccia più significativi dell'epoca ed è esposto allo Smithsonian di Washington insieme al Messersmith tedesco, allo Spitfire inglese, allo Zero giapponese e allo Huricane americano. Il fiore dell'aeronautica mondiale da guerra.
Del Macchi MC 200, il caccia utilizzato dalla Regia Aeronautica fra il 1940 e il 1943, sono esposti un ampio tratto di fusoliera, la coda e il motore. Particolarmente degna di nota è il doppio strato di verniciatura dell'aeroplano, che testimonia e «svela» le differenti vicende storiche di cui il velivolo è stato protagonista.

Anche il Reggiane Re 2005, entrato in servizio nella seconda fase del conflitto, è conservato allo stato di frammento: il troncone di coda esposto al Museo è infatti il solo pezzo originale rimasto al mondo di quello che è passato alla storia come il più bell'aereo della guerra.

Accanto a questi rari esempi di storia aeronautica, volutamente presentati allo stato frammentario nel rispetto della loro rarità e originalità, filmati di ricostruzioni in tre dimensioni mostrano i velivoli nella loro interezza fisica e ne ripropongono l'aspetto attraverso le colorazioni originarie.

Raccolta d'arte dedicata al volo

Nata dall'intuito e dalla passione del pioniere Gianni Caproni, della moglie Timina e dei loro successori, è senza eguali.
Il nuovo allestimento della collezione artistica propone circa cento opere fra dipinti, disegni, stampe e sculture, per la maggior parte del primo Novecento. Fra i molti artisti rappresentati compaiono i nomi illustri di Luigi Bonazza, Fortunato Depero, Giacomo Balla, Mario Sironi, Tato, Alfredo Ambrosi.

Il percorso si sviluppa in quattro momenti. Il primo è dedicato ai fondatori del Museo e della raccolta, Gianni e Timina Caproni: pezzi archeologici, opere d'arte antica, lavori contemporanei e la ricostruzione di un angolo della casa-museo raccontano la loro comune passione per l'arte e la storia.

La seconda sezione mostra le prime apparizioni dell'aeroplano nelle arti visive degli anni Dieci, in molti casi grazie agli artisti sostenuti da Caproni.
Si prosegue quindi con l'incontro fra il mondo del volo e il futurismo, negli anni Venti, per finire con la grande stagione della cosiddetta «aeropittura», fra gli anni Trenta e Quaranta, con cui il futurismo italiano conosce una nuova e importante stagione creativa, per poi chiudersi con la Seconda guerra mondiale.

Nella sua ampiezza di gusti e orientamenti, la collezione Caproni è un originale e inedito percorso attraverso l'arte italiana del primo Novecento, fra liberty e avanguardie futuriste.
Nel weekend il museo resterà aperto con ingresso a tariffa ridotta.

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