Presentati ieri sera i film vincitori di «Tutti nello stesso piatto»
4.000 spettatori per il festival internazionale di cinema, cibo e videodiversità organizzato da Mandacarù
Vivere senza usare i derivati del
petrolio, per non incrementare l'emissione di anidride carbonica,
senza modificare le proprie abitudini è possibile.
Lo dimostra il regista John Webstere, che racconta l'esperimento da
lui vissuto con la moglie e i due figli nel documentario «Recipes
for disaster - Ricette per il disastro», premiato ieri sera come
miglior lungometraggio tra quelli presentati a «Tutti nello stesso
piatto», il concorso cinematografico internazionale organizzato
dalla cooperativa Mandacarù. La premiazione ieri sera al cinema
Astra di Trento.
Ad assegnare i premi la giuria composta da Katia Bernardi
(presidente), Gianluigi Bozza, Gianluca Colla, Michele Trentini e
dalla direttrice del festival Beatrice De Blasi.
I giurati hanno apprezzato in modo particolare la qualità delle
opere presentate, sia sotto il profilo cinematografico ed
espressivo, sia per la varietà e l'originalità delle tematiche
affrontate.
Per la categoria miglior cortometraggio è stato premiato «Born
sweet - Nato dolce», che racconta i sogni, le speranze, ma anche le
paure e le difficoltà di Vinh Voeurn, quindicenne cambogiano
affetto da un'incurabile intossicazione da arsenico.
«How to Destroy the World (Come distruggere il mondo)» si è
aggiudicato invece il premio come miglior cortometraggio di
animazione: divertente serie di animazione in onda su Discovery
Channel, propone un improbabile programma scientifico che illustra
come l'uomo sia riuscito a distruggere il pianeta.
Il premio del pubblico per la fiction è stato assegnato a
«Maledimiele» di Marco Pozzi.
A decretare il successo di questa seconda edizione oltre 4.000
spettatori che hanno assistito ai 26 documentari, 33 cortometraggi
e 4 film in programma.
Particolare spazio è stato dedicato all'attività di formazione e
sensibilizzazione rivolte ai bambini e ai ragazzi delle scuole del
Trentino: sono stati oltre mille gli studenti che hanno
approfondito le tematiche proposte dalle opere in concorso.
Un'attività che proseguirà anche nei prossimi mesi.
I più giovani sono stati coinvolti anche nella fase di valutazione,
con la costituzione della giuria dei giovani: i 70 giurati
dell'istituto Marie Curie di Pergine e Levico hanno premiato «Born
Sweet - Nato dolce», per l'ambientazione, l'uso del silenzio come
elemento narrativo e la scelta stilistica che lo rende un vero e
proprio documentario di denuncia sociale, e «Animals save the
planet - Gli animali salvano il pianeta» per l'animazione e il
linguaggio semplice e diretto.
Il Premio speciale di Altreconomia è stato attribuito a «Fair
Tales» di Nicola Moruzzi e Giovanni Pompili, per aver saputo
raccontare in un coinvolgente on the road le realtà del mondo arabo
del commercio equo e solidale, in Nord'Africa e in Medio Oriente,
attraverso la melodia di uno sguardo femminile.
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