Consegnato al maestro Nicolini il premio «Federico Vanga»
Per l'assessore Panizza «la sua è stata una vita dedicata alla musica e alla cultura»
È stata una magica serata, quella di
ieri sera al Teatro Sociale di Trento, nel corso della quale
l'assessore provinciale alla cultura Franco Panizza ha consegnato
il premio «Federico Vanga» (nella foto a pié di pagina) al
novantenne Maestro Giuseppe Nicolini per i meriti accumulati nella
sua lunga vita a favore della propria terra e, in particolare,
della cultura trentina.
Una serata di emozione, quindi, ma anche di musica, grazie
all'esibizione del Coro Sociale di Pressano, fondato e diretto da
sempre dallo stesso maestro Nicolini, e delle Voci bianche della
Scuola musicale Il Diapason di Trento dirette da Nicoletta Nicolini
e Mattia Nicolini, figli del premiato.
«Con questo premio - ha detto l'assessore Panizza rivolgendosi ad
un emozionato Nicolini, - l'intera comunità trentina intende
ringraziare il suo impegno nel campo della musica, della coralità e
della cultura in genere. Un impegno che ha portato il piccolo
sobborgo di Pressano ad essere conosciuto ed apprezzato per il suo
coro in tutta Italia e in Europa».
Erano presenti alla premiazione anche il sindaco di Lavis Graziano
Pellegrini e l'assessore alla cultura Germana Comunello.
In un Teatro Sociale pieno di amici, estimatori, amanti della
musica e lavisani, ieri sera il mondo della cultura trentina ha
inteso stringersi attorno al novantenne Maestro Giuseppe Nicolini,
fondatore e direttore del Coro Sociale di Pressano fin dal lontano
1949.
Infaticabile direttore di coro, dopo aver vinto a Gorizia nel 2005
il premio Seghizzi «Una vita per la direzione corale», ieri è stata
la comunità trentina a tributargli il premio «Federico Vanga»,
ispirato al principe vescovo che molto a suo tempo fece per Trento
e per il suo principato, un personaggio storico, ha detto
l'assessore Panizza, «che come pochi altri seppe essere al tempo
stesso uomo di fede e di cultura profonda, sensibile alle ragioni
dello spirito e consapevole delle necessità quotidiane».
Legare la prima edizione di questo premio, ha continuato Panizza,
significa essere profondamente grati ad una persona che ha dato
tutta la sua vita per la crescita dei giovani e per la diffusione
della musica. È soprattutto per merito suo se oggi a Pressano tutti
cantano e se questo minuscolo sobborgo delle colline lavisane ha
ottenuto fama nazionale e internazionale.
Il premio consegnato nelle mani del maestro Nicolini consiste in
un'opera prodotta dall'artista Giorgio Chiarcos, uno stemma in
esemplare unico realizzato utilizzando una lastra in rame
proveniente dall'antica copertura del tetto del Duomo di Trento
(1895), con interventi in argento e oro puro.
La serata è poi continuata con l'esibizione del Coro Sociale di
Pressano e delle Voci bianche della Scuola musicale Il Diapason di
Trento, che hanno proposto composizioni di Camillo Moser, Camille
Saint-Saëns, George Bizet, Jacques Offenbach e Giuseppe Nicolini.
Hanno preso parte al concerto anche la soprano Andrea Tudorancea,
il mezzosoprano Ivonne Dandrea, il tenore Roberto Garniga, il basso
Mattia Nicolini; al pianoforte Sebastiano Evangelista.
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