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Scelta una rosa di bambini trentini protagonisti del film «Itaker»

Gli adulti, una donna e due uomini trentini, sono già stati individuati Il regista farà la scelta finale

È finito il casting del film Itaker (vedi articolo), il cui lavoro è durato circa due settimane e si è svolto in Trentino. Responsabile del casting è Marìca Gungui.
Gli attori adulti, una donna e due uomini, sono stati individuati.
Per i bambini invece è stato più difficile e per ora è stato solo isolato un numero ristretto di possibili candidati. Sarà poi il regista a fare la scelta finale.
Pare comunque che siano almeno due i bimbi sui quali si potrebbe scommettere sulla riuscita del film.

La vicenda tratta la storia di un bambino trentino la cui famiglia dovrà emigrare in Germania alla ricerca di un lavoro.
Per due settimane il film sarà girato in Trentino e per altre sei sarà girato in Romania, paese molto simile alla Germania di un secolo fa e molto meno costoso.

Come avevamo detto, il bambino avrà uno ruolo da protagonista e per questo la scelta è delicata.
Ne sono stati provinati più di cento ed entro la settimana prossima avverrà la scelta definitiva, compresa quella degli adulti (che per definizione spetta comunque al regista).

La troupe della pre-produzione resterà in zona ancora parecchi giorni, perché sono ancora molti i lavori da portare a termine.
Domani i cineasti andranno in alta val di Non, a Trét (dopo Fondo), per fare un sopralluogo sui luoghi dove verranno girate le scene iniziali della vicenda.
Lunedì andranno a Rovereto e poi a Verona, dove dovranno scegliere la locomotiva del treno d'epoca che porterà gli emigranti trentini in Germania.

A fine settimana i lavori dovranno essere conclusi e la settimana successiva ci sarà il primo ciak si gira.


Nelle foto: Michele Placido e l'aiuto regista Andrea Ricciardi (in questi giorni in Trentino).

Itaker

Siamo nei primi anni '60, rimasto solo dopo la morte della madre, il piccolo Pietro decide di partire per Bochum, una grande città industriale della Germania occidentale, dove è convinto di potersi ricongiungere con suo padre Luigi che, emigrato alcuni anni prima, da mesi non fa avere sue notizie.
Durante il viaggio in treno incontra Benito Stigliano, un italiano spiantato il quale sta tornando anche lui in Germania, per andare a riprendere il suo posto in fabbrica.
Una volta giunti nella baraccopoli operaia di Wattenscheid, alla periferia di Bochum, dove Benito prenderà alloggio per andare a lavorare nella vicina acciaieria Proell e dove dovrebbe trovarsi il padre di Pietro, i due constatano che di Luigi in realtà non c'è traccia.
È allora che comincia una tragicomica ricerca, tra le speranze del piccolo avventuriero e i tentativi dell'uomo di riuscire a riscattarsi dalla pesante condizione di operaio adoperandosi come piccolo truffatore alle dipendenze di un capo magliaro, Pantanò.

Sullo sfondo della vicenda principale, il mondo degli emigranti italiani in Germania, le loro speranze e le delusioni, nella rincorsa per un avvenire migliore di quello prospettato nel proprio Paese.

Il titolo del film significa infatti italianacci, uno dei tanti dispregiativi con cui erano appellati gli italiani emigrati in Germania.

Regia: Toni Trupia
Produzione: Goldenart Production srl
Distribuzione: sale cinematografiche
Lingua: italiana
Sceneggiatura: Michele Placido, Leonardo Marino, Toni Trupia
Località di riprese: Romania e Trentino
Data inizio riprese: primavera 2011

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