La candidatura di Venezia a capitale Europea della cultura
L'iniziativa è stata presentata stamani ai Comuni e alle Comunità di Valle dall'assessore Franco Panizza
La candidatura di Venezia a capitale
europea della cultura 2019 è stata presentata stamani agli enti
locali (Comuni e Comunità di Valle) dall'assessore provinciale alla
cultura e rapporti europei Franco Panizza.
L'iniziativa è stata presentata, nella sala verde del Palazzo
Europa, dall'assessore provinciale Franco Panizza, che ha spiegato
come la formula «Capitale Europea della Cultura», nell'ultimo
decennio abbia costituito un'opportunità molto interessante per
alcune realtà locali europee, non solo per la città di volta in
volta identificata ma anche per i territori limitrofi, in questo
caso l'intero sistema del Nordest.
«La città nominata Capitale europea della cultura - ha detto
Panizza - organizza per un intero anno un programma di
manifestazioni che valorizzano la cultura propria e il patrimonio
culturale del territorio, associandosi ed interagendo con operatori
culturali di altri paesi europei, instaurando così cooperazioni
durature.
«Il coinvolgimento di territori circostanti alla città candidata a
Capitale della Cultura è stato, nelle precedenti edizioni della
manifestazione, valutato favorevolmente dalle istituzioni
comunitarie, L'esperienza di Essen per la Ruhr capitale nel 2010,
costituisce un esempio riuscito di trasformazione di una regione da
polo industriale a polo culturale, in cui si stanno attivando
filiere altamente diversificate, capaci di creare valore aggiunto,
occupazione, spinta innovativa, attraverso la complementarità
incrociata tra le varie realtà coinvolte in questo consenso
macro-regionale.»
Nel corso del 2010, come noto, è stata raggiunta un'intesa tra le
Regioni Veneto, Friuli Venezia Giulia, le Province autonome di
Trento di Bolzano, la Provincia di Venezia e il Comune di Venezia
per la presentazione della candidatura comune della Città di
Venezia a Capitale europea della Cultura 2019, sulla base di un
partenariato equanimamente rappresentativo delle realtà
proponenti.
«La volontà di dar corso a questa candidatura plurale - ha
sottolineato l'assessore - coincide anche con un importante ruolo
politico che abbiamo in comune, quello di cerniera tra il mondo
mitteleuropeo e l'Europa meridionale: come il Trentino e l'Alto
Adige/Sudtirol, anche il Veneto e il Friuli-Venezia Giulia
costituiscono un interlocuzione con il mondo tedesco, in un vasto
sistema di relazioni transfrontaliere, anche in campo culturale.
«La candidatura a Capitale Europea della Cultura mostrerà i punti
di forza di questo sodalizio transregionale. Le regioni
nord-orientali sono spesso identificate come la nuova frontiera
dello sviluppo italiano. La prima radice del successo che accomuna
il Trentino ai partners nordorientali, al di là di alcune profonde
differenze, è la capacità di funzionare come sistema.
«A tal fine è già operativo un Consiglio Direttivo, rappresentativo
delle regioni e provincie autonome interessate, che andrà a
svolgere le fasi preliminari alla presentazione della candidatura e
ad attivare le azioni necessarie di supporto in tutte le sedi a ciò
deputate. A ciò verrà affiancato un Comitato Promotore, costituito
da tutti i soggetti socio-economici e culturali locali interessati
a supportare l'evento. Per evitare di essere scavalcati dalle
candidature concorrenti bisogna che queste affinità che ci
accomunano vadano assecondate e programmaticamente sfruttate.
«Ma c'è un punto di forza più vistoso che accomuna le nostre
realtà: si tratta del capitale umano, cioè delle persone, della
loro cultura del lavoro, della loro voglia di fare impresa. Non a
caso, sia a livello di pubblica amministrazione che tra le forze
sociali e produttive, è avvertito il bisogno di ragionare insieme
sugli sbocchi di alcune scelte che toccano la cultura.»
Nei prossimi giorni il presidente del Comitato Fondatore della
candidatura, il Sindaco di Venezia Orsoni, contatterà gli enti
convocati oggi per invitarli ad aderire al Comitato Promotore.
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