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«L'orizzonte sonoro del mondo antico: archeologia musicale»

Mercoledì 13 aprile allo Spazio Archeologico Sotterraneo del Sas di Trento

Terzo appuntamento al S.A.S.S., lo Spazio Archeologico Sotterraneo del Sas, a Trento, sotto piazza Cesare Battisti, nell'ambito dell'iniziativa «L'orizzonte sonoro del mondo antico. Incontri di archeologia musicale».

Mercoledì 13 aprile, alle ore 17.30, Robert Wallace, docente di Studi Classici presso la Northwestern University (Illinois, Stati Uniti) parlerà di «Damone e il mistero delle armonie».

Vissuto ad Atene nella seconda metà del V secolo a. C., Damone fu amico di Pericle e attivamente partecipe delle trasformazioni socio-politiche che hanno contraddistinto quell'epoca. Le sue riflessioni filosofiche sulla musica sono alle radici della civiltà occidentale (furono riprese anche da Platone) e vengono rispecchiate dall'ideologia rivelata dalle testimonianze iconografiche ed archeologiche.

Questioni da lui sollevate sono tuttora attuali: possono i suoni smuovere gli animi? In che modo la musica può servire alla politica? Le armonie possono davvero guarire le malattie? E' possibile trovare una connotazione sessuale negli stimoli sonori?

Robert Wallace, è autore di oltre cinquanta pubblicazioni sui diversi aspetti dell'antica Grecia, dalla musica alla storia, dalla legislazione e alla numismatica.
Ha tenuto numerose conferenze negli Stati Uniti e in Europa.

L'iniziativa, giunta alla quinta edizione, è promossa dalla Soprintendenza per i Beni librari archivistici e archeologici della Provincia autonoma di Trento in collaborazione con il Conservatorio «F.A. Bonporti», la Facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università degli Studi di Trento e l'associazione culturale ArcheoTrento.

Coordinatore scientifico è Roberto Melini, docente di archeologia musicale (Archeologia classica) presso l'Università di Trento.
«L'orizzonte sonoro del mondo antico» è una sorta di viaggio alla scoperta delle radici della musica che si propone di illuminare aspetti inediti delle culture antiche e allo stesso tempo di comprendere meglio gli orizzonti artistici di oggi.

La rassegna si conclude il 4 maggio con l'intervento «La colonia greca di Locri Epizefiri ed il significato dei suoi strumenti musicali» di Lucia Lepore, docente di Archeologia della Magna Grecia e Metodologie della ricerca archeologica presso l'Università di Firenze.

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