«Una casa, un palloncino, una radio e il sole»
I diritti dell'infanzia in Kossovo visti dalla parte dei bambini
«Una casa, un palloncino, una radio
e il sole.»
Così Erdon, sei anni, spiega il disegno con cui ha illustrato a suo
modo un articolo della Convenzione internazionale sui diritti
dell'infanzia e dell'adolescenza, quello sul diritto al tempo
libero e al riposo. Il suo è uno dei molti disegni frutto del
lavoro di alcuni mesi svolto a Peja/Pec, in Kossovo, da una ventina
di giovani animatori dell'«Iniziativa per la pace e l'unità».
A sostenerli da ottobre c'è anche Elena Pagni, una volontaria
impegnata nel progetto di Servizio Civile della Provincia Autonoma
di Trento.
Insieme hanno raccolto disegni e commenti in un libretto, che è
stato presentato oggi dall'assessore alla solidarietà
internazionale e convivenza Lia Beltrami Giovanazzi e
dall'assessore alla cultura, giovani e sport del Comune di Peja/Pec
Shpresa Gjombalaj, che rimarrà in Trentino con la sua delegazione
fino al 30 aprile per studiare le politiche giovanili del nostro
territorio.
All'incontro sono intervenuti anche la presidente del Comitato
Unicef di Trento Loredana Speranza, la responsabile del progetto
Servizio civile della Provincia autonoma di Trento Sara Guelmi e il
presidente dell'Associazione Trentino con il Kossovo Maurizio
Camin.
Rivolgendosi alla rappresentante della municipalità di Peja/Pec,
l'assessore Lia Beltrami ha sottolineato quanto siano importanti
questi scambi e questi incontri.
«Sono occasioni per conoscerci meglio, per fare il punto sui
progetti in essere, per scambiarci buone pratiche, per rinforzare i
vecchi legami e per allacciarne di nuovi, per offrire nuove
opportunità e far nascere nuove idee. La Provincia e le
associazioni di volontariato sono da molti anni impegnate,
attraverso il Tavolo Trentino per il Kossovo, in iniziative di
solidarietà, di sviluppo e di collaborazione. In questo caso, però,
la partecipazione del Servizio Civile della Provincia autonoma di
Trento ha prodotto nuove occasioni di impegno per i nostri giovani
e quattro di loro sono oggi impegnati nei Balcani.
«L'esperienza vissuta della giovane operatrice del Servizio Civile
Elena Pagni, ci ha fatto fare un passo in avanti. - Ha concluso
l'assessore Beltrami. - E' infatti un lavoro importante e
significativo sensibilizzare i giovani sui contenuti della
Convenzione internazionale sui diritti dell'infanzia e
dell'adolescenza e sulla sua applicazione nel mondo, facendo
parlare proprio loro, i bambini e i giovani. Questo libretto
costituisce un documento che sancisce un'esperienza, ma che ne apre
altre di nuove e di ulteriori. Sono iniziative, queste che ben
rappresentano l'impegno per la valorizzazione di quel che i
Trentini e i Kossovari stanno costruendo assieme anche a livello
comunale e sul territorio.»
In risposta, l'assessore Shpresa Gjombalaj, dopo aver ringraziato
il Trentino per tutto quel che è stato fatto fino ad ora in aiuto
al Kossovo, ha ricordato come «tra la Provincia autonoma di Trento
e il Comune di Peja/pec si sia instaurata una forte sinergia fin
dal 2006, anno in cui venne firmato un apposito Protocollo».
La rappresentante di Peja ha messo in luce il lavoro instancabile
che è stato fatto sia sull'integrazione di etnie diverse tra i
giovani in Kossovo sia per l'elaborazione di forti politiche di
sviluppo turistico.
«Spero vivamente che questa collaborazione tra Trento e Peja possa
continuare in futuro e a questo riguardo - ha concluso Shpresa
Gjombalaj, - invito ufficialmente l'assessore Beltrami a visitare
la mia città.»
Elena Pagni, volontaria in Servizio Civile per il «Progetto
Balcani: dialogo interetnico e cittadinanza attiva nella
cooperazione fra comunità», è stata l'«anima» della pubblicazione
disegnata e scritta dai bambini kossovari.
Elena, nell'ambito del suo progetto, è stata coordinatrice di un
lavoro che ha visto giovani e bambini di Peja/Pec lavorare per mesi
alla stesura dell'«handbook» che con disegni e commenti vuole
illustra come siano applicati o meno, nei Balcani, tre punti
fondamentali della Convenzione dei diritti dell'Infanzia:
l'introduzione, l'articolo 31 che riguarda il diritto dei bambini
al gioco e al riposo e l'articolo 48 sulla possibilità per tutti
gli Stati di aderire volontariamente alla Convenzione
internazionale.
«Questo lavoro - ha continuato la Pagni - vuole essere uno stimolo
affinché le autorità sposino sempre più convintamente politiche e
interventi che mirino a tutelare maggiormente i bambini: gran parte
del merito del libro va comunque ai giovani animatori kossovari che
vi hanno partecipato e soprattutto ai bambini, che hanno disegnato
con spontaneità e senza preconcetti mentali, contribuendo in tal
modo a rendere fresco ed emozionante il volumetto.»
Sara Guelmi, responsabile dell'Ufficio Servizio Civile della
Provincia autonoma di Trento ha invece messo in luce l'emozione e
la passione profuse da chi ha lavorato a questo progetto.
«Elena - ha detto Sara Guelmi - è una dei tanti giovani che
scelgono di partecipare alla costruzione di un mondo migliore
attraverso uno spendersi a vantaggio degli altri. Non
dimentichiamoci, però, che spesso un'enunciazione di principio o
una legge non sono sufficienti perché un diritto si concretizzi:
ecco perché il Servizio Civile, ad esempio, può essere un valido
strumento alternativo per sensibilizzare e formare le coscienze del
campo dei diritti.»
Infine Loredana Speranza, presidente del Comitato Unicef di Trento,
ha ringraziato tutti coloro che hanno permesso la collaborazione
tra Trentino e Peja/Pec ed ha posto in primo piano l'importanza
della Convenzione sull'infanzia, che è il documento più importante
e conosciuto al mondo.
Scheda I - Il partenariato
Trentino - Balcani |
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