Ad Alberto M. Betta e Silvano Maturi il premio autori Co.F.As.
I testi dei concorrenti potevano in lingua italiana, in italiano e in dialetto, oppure solo in dialetto
Sono stati resi noti oggi a Trento,
nella sala dell'Aurora di Palazzo Trentini, i nomi dei vincitori
della 17ª edizione del Concorso per testi teatrali inediti promosso
dalla Co.F.As. allo scopo di favorire il rinnovo e l'arricchimento
del repertorio delle Compagnie amatoriali associate.
Il Concorso, riservato ad autori residenti sul territorio
regionale, prevedeva due sezioni: una «Sezione Adulti» per testi
indirizzati al pubblico più ampio e una «Sezione Ragazzi» per testi
specificatamente rivoli alla fruizione di giovani e
giovanissimi.
I testi potevano essere scritti in lingua italiana, parte in lingua
italiana e parte in dialetto oppure solo in dialetto.
Aprendo i lavori, il Presidente della Co.F.As., Gino Tatrer, ha
sottolineato l'importanza di mettere a disposizione delle
filodrammatiche nuovi testi da rappresentare, in larga parte legati
a tematiche che attengono alla storia, alle tradizioni e alla
cultura del territorio.
A dare lettura del verbale redatto dalla Commissione giudicante è
stato il giornalista e scrittore Elio Fox, portavoce di una Giuria
che comprendeva anche Maria Zanetti, Carlo Giacomoni, Federico
Gozzer e Silvio Ravagni.
Sezione «ADULTI»
Il Primo Premio è stato assegnato all'unanimità all'opera «I
segreti del còr», scritta nel dialetto del Basso Sarca (con un
personaggio che parla in lingua italiana) e presentata da ALBERTO
MARIA BETTA di Riva del Garda.
«Vicende storiche e situazioni personali si intrecciano in questo
lavoro che ha, fra gli altri, il pregio di riportare alla nostra
attenzione uno dei momenti più tragici, anche se gloriosi, della
vita del nostro Paese. (n.d.r. la lotta partigiana e l'azione del
CST, il famigerato Corpo di Sicurezza Trentino che collaborava con
i tedeschi nei rastrellamenti). Il lavoro è ben calibrato, i
personaggi ben disegnati, la successione delle scene - sia nel
primo atto che nel secondo - è razionale e scorrevole. Rappresenta
un buon momento di dignità per il teatro dialettale trentino.»
Il Secondo Premio è stato assegnato all'opera «Fin che gh'è vita,
gh'è speranza», scritta in dialetto con l'inserimento di personaggi
che si esprimono in lingua italiana da TIZIANA FILIPPI di Zell di
Cognola (Trento).
Segnalazione di merito all'opera «www.sanvirtuale.it» scritta in
lingua italiana da LUISA PACHÈRA di Avio.
Sezione «RAGAZZI»
Il Primo Premio è stato assegnato al lavoro «Il diluvio universale»
scritto in lingua italiana da SILVANO MATURI di Pinzolo.
«Si tratta di una garbata e divertente rivisitazione del diluvio
universale. Una trentina di personaggi, con le comparse, non
saranno facili da gestire, ma la loro alternanza è comunque
scorrevole.»
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