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La tradizione Gipsy incontra i grandi compositori romantici

Ai Suoni delle Dolomiti Danilo Rossi, prima viola del Teatro Alla Scala, si esibisce interpretando musica folkloristica e tradizionale gitana

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È un incontro raro quello che andrà in scena, venerdì 10 settembre (ore 12 e in caso di maltempo alle ore 17.30 al Paladolomiti di Pinzolo), a Malga Movlina in uno degli angoli più verdi delle Dolomiti di Brenta.
Lo propone I Suoni delle Dolomiti e vede protagonisti da un lato un grande musicista classico come Danilo Rossi – prima viola del Teatro alla Scala di Milano e con esibizioni nei più importanti teatri e sale da concerto del mondo, –., e dall'altro un ensemble di strumentisti rom «New Gipsy Project».
Un dialogo che si inserisce nel solco tracciato da grandi compositori del secondo Ottocento e del Novecento senza tralasciare una buona dose di curiosità che porta verso nuove mete tutte da scoprire.
 
Nato da una idea dello stesso Danilo Rossi, l'incontro con il «New Gipsy Project» vuole unire la tradizione musicale gipsy con il repertorio dei grandi compositori romantici e contemporanei che si sono ispirati alla musica folkloristica e tradizionale gitana.
Da un lato abbiamo nomi noti al grande pubblico come Antonín Dvořák, Béla Bartók, Johannes Brahms affiancati da altri grandi compositori ancora poco noti in Europa Occidentale quali Dinicu, Enescu che hanno attinto a piene mani dalle melodie balcaniche slave e rumene e dall'altro lo sterminato patrimonio della musica popolare.
Tutti elementi che favoriscono un percorso visionario e funambolico tra geografie ed epoche diverse.
 
Danilo Rossi è stato allievo di alcuni tra i più importanti Maestri di viola e di musica da camera. Suona una viola Maggini del Seicento.
Già all’età di 16 anni si mette in luce, vincendo il suo primo Concorso Internazionale.
Appena diplomato supera il concorso per Prima Viola Solista dell’Orchestra del Teatro alla Scala di Milano, divenendo il più giovane strumentista nella storia del Teatro milanese ad aver ricoperto tale ruolo.
Da allora la carriera di Danilo Rossi si è mossa in una lunga serie di incontri, concerti, festival, in giro per il mondo nei più importanti Teatri e Sale da Concerto.
 
Il New Gipsy Project vede il concorso di quattro straordinari strumentisti rumeni, tutti figli d'arte con infanzie dedicate all'apprendimento della musica e tutti approdati dopo la caduta del comunismo e dopo diverse esperienze a Roma.
Albert Florian Mihai ha ricevuto dal padre una fisarmonica giocattolo a 5 anni e ben presto la musica è diventata un modo per vivere dapprima suonando ai matrimoni e nelle orchestre popolari e successivamente viaggiando ed esibendosi in molti paesi dell'Europa occidentale.
A Roma ha formato il quartetto «Taraf de Metropulitana», con cui si fa conoscere per il suo virtuosismo e le sue intense interpretazioni e arriva a collaborare con i canali Rai e Mediaset per approdare infine nella Theater Orchestra di Moni Ovadia.
 
Anche Marian Serban (ciymbalon) approda a Roma e al Taraf de Metropulitana.
Prima l'approdo a diciotto anni nel prestigioso ensemble musicale di Bucarest «Rapsodia Romana» e varie collaborazioni con alcuni dei migliori gruppi del paese, in particolare con il celebre ensemble Danubiu di Turnu Severin.
Lasciata la Romania aderisce anche lui dapprima al Taraf da Metropulitana e quindi all'Aquaragia Drom incrociando lo strumento con artisti e band come Santino Spinelli, Daniele Sepe, Roy Paci, Samuele Bersani, l’Orchestra di Piazza Vittorio e diventando, infine, membro stabile della Moni Ovadia Stage Orchestra.
 
Vasile Stingaciu al violino si diploma con il massimo dei voti al Conservatorio Statale Dinu Lipatti girando poi l'Europa, il Sudamerica e gli Stati Uniti assieme all'ensemble Chidia e Mija. Tra le varie collaborazioni annovera quelle con Moni Ovadia e il gruppo Gypsy Rithms.
Completa il quartetto Nicolae Petre al contrabbasso che a vent'anni entra nell’ensemble Doina Bucuresti esibendosi in tutta l’Europa e in Messico.
Nel 1997 fonda il gruppo Taraf de Metropulitana e dal 2000 partecipa a trasmissioni televisive e spettacoli teatrali con Serena Dandini, Claudio Bisio, Emir Kusturica, Vinicio Capossela, Acquaragia Drom, Stefano Bollani, Daniele Sepe e Moni Ovadia.
 
 Come raggiungere il luogo del concerto  
Il luogo del concerto è raggiungibile da Stenico seguendo gli appositi segnali fino alla malga (parcheggio con posti limitati – info pnab.it) e quindi 10 minuti di cammino (difficoltà T); oppure dal parcheggio nei pressi dell’albergo Brenta in 2 ore di cammino (dislivello 700 metri, difficoltà E); e infine da Pinzolo con telecabina Pinzolo Prà Rodont e seggiovia Prà Rodont - Doss del Sabion e quindi a piedi (ore 1.30 di cammino, dislivello in discesa 270 metri, difficoltà E).
Per quest'ultimo itinerario il rientro a Prà Rodont è attraverso il sentiero Tartarotti (ore 2 di cammino, dislivello 250 metri, difficoltà E).
 
In occasione dell'evento è possibile partecipare a una escursione con le Guide Alpine del Trentino (per possessori Dolomeet Card e Trentino Guest Card) con partenza da Pinzolo, risalita in telecabina (costo a carico del partecipante) fino al Doss del Sabion, e poi itinerario che raggiunge Malga Movlina passando per Malga Bregn da l’Ors e la Madonnina (ore 3.30 di cammino, dislivello in salita 250 metri, difficoltà E).
La partecipazione è gratuita con prenotazione obbligatoria presso l’Apt Madonna di Campiglio Pinzolo Val Rendena al numero 0465 447501 o attraverso la APP Trentino Guest Card APP (Google Play and the App store).
Posti limitati.

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