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Innovation Jazz: innovazione e musica all’Itas Forum

Una stimolante riflessione sull’equilibrio tra ordine e disordine, tra creatività e disciplina, caos ed emergenza

Una stimolante riflessione sull’equilibrio tra ordine e disordine, tra creatività e disciplina, caos ed emergenza, ha animato sabato sera all’Itas Forum la conversazione spettacolo organizzata da Confindustria Trento grazie alla collaborazione con Alessandro Garofalo, fisico che da decenni fa innovazione e che da circa due anni conduce per l’Associazione il format «Una certa idea di futuro».
A introdurre l’evento, il presidente di Confindustria Trento Fausto Manzana, che ha anticipato il pensiero che anima il lavoro dei protagonisti dell’appuntamento: un percorso di approfondimento sulle analogie tra la jam session jazzistica e l'operare in azienda.

«Ascolterete un piccolo percorso musicale – ha spiegato Garofalo – che ha lo scopo di evidenziare le analogie e le perfette simmetrie che ci sono tra organizzazione del lavoro e un concerto jazz. Il musicista deve essere capace di lavorare in gruppo e cioè rispettare i tempi, gli spazi, le regole e gli equilibri definiti, tenere in considerazione gli umori, le originalità, i comportamenti, gli atteggiamenti e le emozioni degli altri.»
 
Insieme a Garofalo, sul palco dell’Itas Forum, Alberto Felice De Toni, professore ordinario di ingegneria economico gestionale presso l’università degli studi di Udine, Direttore scientifico Cuoa Business School, e gli artisti del Walkin’ Jazz Quartet: Michael Rosen, sax; Stefano Raffaelli, tastiere; Flavio Zanon, contrabbasso; Enrico Tommasini, batteria.
Garofalo e De Toni hanno riflettuto sulla metafora jazzistica e sui concetti di creatività, disciplina, team, leadership, emergenza, alternandosi ai brani interpretati da Rosen, Raffaelli, Zanon e Tommasini, in questo laboratorio/concerto di intelligenza emotiva.
Sullo sfondo, la complessità di questi tempi difficili, caratterizzati dall’acronimo V.U.C.A.: volatilità, incertezza, complessità, ambiguità.
 
«L’innovazione nasce tra ordine e disordine all’orlo del caos, – ha detto tra le altre cose De Toni. – Si tratta di trovare un equilibrio, un paradosso permanente tra continuità e discontinuità, tra la capacità creativa che consente di immaginare nuovi contesti, e il miglioramento del conosciuto che ci consente di aumentare l’efficienza.
«Dobbiamo surfare sull’onda della digitalizzazione, della globalizzazione, della sostenibilità.»

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