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Musicantica, il 19 ottobre alle al Castello del Buonconsiglio

Andrà in scena il clima musicale e culturale di fine Cinquecento con «L’Eccellenza et Trionfo del Porco», opera burlesca di Giulio Cesare Croce risalente al 1594

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Dalle sacre atmosfere del Seicento romano di Orazio Benevoli, con il prossimo appuntamento di Trento Musicantica in calendario mercoledì 19 ottobre si passa al vivace mondo dell’Italia settentrionale del tardo Cinquecento.
Il concerto è dedicato alla poliedrica figura di Giulio Cesare Croce (1550-1609), scrittore, cantastorie, commediografo ed enigmista bolognese.
Soprannominato «Croce della Lira» per l’abilità nell’intonare i suoi componimenti poetici accompagnandosi alla lira da braccio, fu autore di una grande quantità di opere che danno voce alla cultura popolare dell’epoca.
 
In programma è «L’Eccellenza et Trionfo del Porco. Discorso piacevole diviso in cinque capitoli con un prologo e un tragico epilogo» (Ferrara, 1594), opera burlesca nella quale Croce sposta la parodia dai moduli tradizionali dell’epopea a quelli contemporanei del trattato scientifico.
Nell’opera le citazioni dotte, storiche e scientifiche, si mescolano alla cultura popolare dei proverbi, gli elementi mitologici e classici si sposano con le descrizioni culinarie del finale carnevalesco, in un susseguirsi di momenti di originale comicità.
 
Protagonista della serata, in uno spettacolo dove si incrociano musica, canto e recitazione, è la compagnia Dramatodía, ensemble nato con l’intento di riproporre in scena il repertorio teatrale dei comici del Cinquecento e Seicento e di esplorare la produzione musicale sorta per arricchirne le rappresentazioni.
Fondata e diretta da Alberto Allegrezza, la compagnia è impegnata da anni nel progetto che mira alla riscoperta e alla registrazione integrale della produzione profana di Adriano Banchieri, Orazio Vecchi e Giulio Cesare Croce. In scena sono Domenico Cerasani e Dario Landi, liuti, chitarre e canto, Marco Muzzati, percussioni e canto, e Alberto Allegrezza alla recitazione, al canto alla lira, alla regia e ai costumi.
 
Gli artisti, impegnati a far rivivere le atmosfere dell’opera in tutta la loro straordinaria vitalità, eseguiranno canzoni popolari rinascimentali e musiche di Filippo Azzaiolo, autore bolognese del Cinquecento noto per le sue composizioni di brani polifonici profani a tre o quattro voci pari o miste.
Un concerto che immerge nell’arguto mondo creativo dell’Italia settentrionale di fine Cinquecento e consente di riscoprire un’opera di rara rappresentazione, in un fluire di storie e di momenti inattesi dove musica e satira si combinano con singolare freschezza.

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