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È morto Cino Tortorella: addio a «Zurlì, il mago del giovedì»

La sua immagine è legata alla manifestazione canora per bambini Zecchino d'Oro, che ha ideato e condotto per quasi cinquant'anni

Felice Tortorella, meglio noto come Cino, era nato a Ventimiglia il 27 giugno 1927 ed è stato un conduttore e autore televisivo italiano.
La sua immagine è legata alla manifestazione canora per bambini Zecchino d'Oro, che ha ideato e condotto dal 1959 al 2008, per quasi cinquant'anni, interpretando per lungo tempo il personaggio di Mago Zurlì.
 
Orfano di padre, morto prima della nascita, fu cresciuto dalla madre Lucia.
Dopo il liceo classico di Sanremo, si iscrisse a Giurisprudenza presso l'Università Cattolica di Milano che però abbandonò.
Svolse il servizio militare negli Alpini, nel plotone «Alpini Paracadutisti Taurinense» per poi dedicarsi a tempo pieno al teatro, dove presto si mise in luce, al punto da essere scelto come aiuto regista da Enzo Ferrieri.
 
Partecipò allora alla selezione per la Scuola d'Arte Drammatica del Piccolo Teatro di Milano, fondata da Giorgio Strehler, e fu tra i 15 vincitori (su circa 1.500 aspiranti).
Fu qui che, dopo aver abbandonato gli studi universitari, nel 1956 promosse la messa in scena di una pièce teatrale per ragazzi dal titolo Zurlì, mago Lipperlì, dalla quale fu tratta la sceneggiatura del suo primo programma televisivo «Zurlì, mago del giovedì», andato in onda nel 1957, e nel 1959 concepì e progettò la manifestazione canora dello Zecchino d'Oro, in onda quello stesso anno.
 
Ha condotto la trasmissione dalla sua prima edizione alla 51ª (2008), fino al 1972 impersonando il ruolo del Mago Zurlì.
Lo spettacolo televisivo Mago Zurlì, il mago del giovedì prendeva ispirazione dal precedente lavoro teatrale e andò in onda per la prima volta il 3 gennaio 1957, per iniziativa di Umberto Eco, allora funzionario Rai.
La trasmissione ebbe un successo travolgente e rimase nel ricordo di tutti i bambini dell'epoca.
Nel 2002, in occasione della 45ª edizione dello Zecchino d'Oro, è entrato nel Guinness dei primati per aver presentato lo stesso spettacolo più a lungo di chiunque altro al mondo.
 
In RAI è stato autore e regista di Chissà chi lo sa?, trasmissione andata in onda consecutivamente per dodici anni e citata, oltre che nelle opere di Aldo Grasso, da Walter Veltroni nel libro Le trasmissioni che hanno fatto l'Italia, che la ricorda come la più importante trasmissione della tv dei ragazzi. Altre sue note trasmissioni andate in onda sulla TV di stato sono Scacco al re e Dirodorlando.
È stato poi, nel 1962, autore e regista di una trasmissione della Rai dal titolo Nuovi incontri, presentata in video da Luigi Silori, al quale hanno partecipato importanti scrittori del Novecento come Alberto Moravia, Dino Buzzati, Riccardo Bacchelli e Giancarlo Fusco.
Nel 1976-1977 ha collaborato alla stesura dei testi del programma per ragazzi Gioco-città. Ha inoltre avuto un ruolo importante nelle emittenti televisive private, avendo collaborato negli anni settanta e nei primi anni ottanta dapprima con Telealtomilanese e poi con Antenna 3. Per quest'ultima emittente è stato:
 
Dell'esperienza di Antenna 3 è assai importante Telebigino, una trasmissione pomeridiana di tre ore condotta da Roberto Vecchioni, dove il cantante, che all'epoca era anche professore di latino e greco al liceo Cesare Beccaria di Milano, riceveva telefonate di ragazzi in difficoltà con i compiti a casa, e forniva aiuti per le materie letterarie.
Nella trasmissione era presente anche un docente di matematica. Nello stesso periodo intuì la necessità della creazione di una scuola di formazione per tecnici per le televisioni private, in anni in cui queste ultime ricorrevano nella migliore delle ipotesi al doppio lavoro di tecnici della RAI, o a pensionati della TV di Stato.
 
Su Italia 1 assieme ad Anna Tortora, sorella del presentatore Enzo nonché coautrice di Portobello, e a Popi Perani (autore dei giochi di Giochi senza frontiere - stesso duo del mercatino del venerdì), realizzò anche la trasmissione La luna nel pozzo.
Avrebbe dovuto condurla Enzo Tortora, sostituito a causa del suo arresto da Domenico Modugno. Fu inoltre direttore artistico di Bravo bravissimo, trasmissione di Canale 5 condotta da Mike Bongiorno.
 
Ha collaborato anche con Euro TV, circuito allora riconducibile a Calisto Tanzi, in qualità di ideatore e regista della trasmissione Il Grillo parlante, condotta dal noto comico genovese Beppe Grillo, con testi di Antonio Ricci.
Due dei figli di Tortorella, Davide, avuto dal primo matrimonio (con la celebre pianista Jacqueline Perrotin), e Chiara, avuta invece dal secondo matrimonio con Maria Cristina Misciano (a sua volta figlia del tenore Alvinio Misciano), hanno seguito le orme paterne in televisione.
 
Le sue esperienze nel giornalismo e nella letteratura si rivolgono ai più piccoli; oltre ad avere pubblicato importanti libri di fiabe, ha infatti collaborato con i più importanti settimanali per ragazzi fra i quali Topolino, Il Corriere dei Piccoli e Il Giornalino.
Ha anche diretto il mensile Sapori d'Italia, e collaborato per oltre dieci anni a Grand Gourmet. Nel 2008 ha interpretato il ruolo dell'ufficiale di Stato Civile nel matrimonio tra Oscar Sensi e Elsa Scotti in occasione dell'ultima puntata della serie televisiva Incantesimo 10.
La più che cinquantennale conduzione dello Zecchino d'Oro terminò con la sua mancata presenza a partire dal 2009: la RAI motivò la sua esclusione con una causa legale che Tortorella avrebbe in corso con il direttore dell'Antoniano Frate Alessandro Caspoli.
 
Il 27 novembre 2009 fu ricoverato in serata all'ospedale Luigi Sacco di Milano, per un grave attacco d'ischemia.
Arrivando al pronto soccorso, si risvegliò dopo essersi trovato in stato comatoso e fu tenuto in osservazione nel nosocomio.
Il 27 ottobre 2010, in occasione del compimento dei suoi mille mesi, ha fondato l'associazione «Gli amici di Mago Zurlì», allo scopo di proseguire la sua opera a favore dei bambini e creare un osservatorio per il rispetto dei diritti dell'infanzia.
Il 21 novembre dello stesso anno Cino Tortorella si è espresso in maniera molto critica sulle ultime edizioni dello Zecchino d'Oro, in particolare sulla 53ª, conclusasi il giorno precedente.
 
Successivamente si è dedicato a un altro festival musicale consistente in una gara tra cori di bambini, intitolato Una canzone per Mariele, in ricordo di Mariele Ventre.
Rivendicava due primati, infatti è stato il primo, nel 1959 con «Cuochi Fatui», a parlare di enogastronomia in TV, nonché il presentatore televisivo che ha condotto la stessa trasmissione per l'arco di tempo più lungo.
Nel 2013 ha condotto, insieme a Francesca Russo, su Videocalabria, tv regionale calabrese, Mago Zurlì e i 44 gatti, format pensato per i piccoli talenti.
 
È morto a Milano il 23 marzo 2017, a 89 anni.
 
Si ringrazia Wikipedia per le notizie e la foto che ci ha lasciato attingere.

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