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Magia della musica e incanto del circo ai «Suoni delle Dolomiti»

Protagonisti Gidon Kremer, la Kremerata, e gli attori Julien Cottereau e Catherine Germain in un viaggio tra classica, contemporanea e per il grande schermo

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La magia della musica e l'incanto del circo per i «Suoni delle Dolomiti»
Protagonisti eccezionali Gidon Kremer, la Kremerata, e gli attori Julien Cottereau e Catherine Germain. Insieme hanno proposto un coinvolgente viaggio tra musica classica, contemporanea e per il grande schermo, il tutto calato tra le poetiche atmosfere del circo

Ai piedi delle Dolomiti di Brenta i Suoni delle Dolomiti hanno proposto la prima mondiale del concerto - evento «Con amore».
Protagonisti eccezionali Gidon Kremer, la Kremerata, e gli attori Julien Cottereau e Catherine Germain. Insieme hanno proposto un coinvolgente viaggio tra musica classica, contemporanea e per il grande schermo, il tutto calato tra le poetiche atmosfere del circo.
 
Dopo una settimana di grandi performance sullo sfondo degli aperti orizzonti delle montagne che circondano Madonna di Campiglio, dalla Presanella alle Dolomiti di Brenta, miglior chiusura non poteva esserci per la seconda edizione della Campiglio Special Week, questo festival all’interno del Festival de I Suoni delle Dolomiti, con la prima mondiala assoluta di «Con amore» proposta oggi davanti a oltre mille spettatori nella spettacolare Val Brenta.
 

 
Che il maestro Gidon Kremer e la sua Kremerata Baltica, insieme ai due straordinari artisti Julien Cottereau e Catherine Germain, avessero in serbo per il pubblico qualcosa di davvero speciale lo si è colto ancor prima che i musicisti attaccassero il primo pezzo.
Un’atmosfera leggera, di voglia di stupire e incantare gli spettatori.
 
Un compito pienamente assolto dai due attori - clown e dall’orchestra di archi sempre in perfetta sintonia tra loro e anche con le nebbie che in alto ora nascondevano ora liberavano le vette del Brenta.
Una magistrale e delicata interpretazione di figure che si incontrano e subito si cercano, con la leggerezza propria del mimo (Cottereau) e le divertenti interazioni con il pubblico.
 

 
E naturalmente la musica come filo conduttore di questa narrazione. La musica da film in particolare, da Tempi Moderni a Malena negli arrangiamenti di Andrei Puskarev, e poi da Schnittke a Piazzolla, da Mendelssohn a Ciajkovskij, al commovente arrangiamento di «Fragìle» di Sting, e la Moonlight Serenade di Glenn Miller nell’arrangiamento di Puskarev.
 
Fino all’inaspettato e coinvolgente finale con tutti i musicisti che, Gidon Kremer per primo, hanno indossato il caratteristico naso rosso del clown e gli artisti a invitare il pubblico a ballare un valzer sulle note di Weinberg.

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