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«Vermiglio, la sposa di montagna», finite le riprese

Si tratta del secondo lungometraggio della pluripremiata regista Maura Delpero, è sostenuto da Trentino Film Commission

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Si sono concluse nei giorni scorsi tra il Trentino e l’Alto Adige le riprese di «Vermiglio, la sposa di montagna», il secondo lungometraggio di finzione di Maura Delpero, regista già candidata al David di Donatello e ai Nastri d’argento con l’opera prima «Maternal», pluripremiata al Festival di Locarno e vincitrice del Premio Kering Women in Motion 2020 a Cannes.
Si tratta di una coproduzione internazionale con nomi d’eccellenza per raccontare una storia di donne durante la seconda guerra: ambientato tra il 1944 e il 1945 in Trentino e Alto Adige, il film segue la storia di tre sorelle, Lucia, Ada e Flavia: non più bambine, non ancora donne, nell’ultimo anno del conflitto.
 
In Trentino la produzione è stata impegnata una trentina di giorni, fra le fine di agosto e il mese di settembre, nonché nei primi giorni di dicembre. Diverse le location scelte, grazie al supporto di Trentino Film Commission: Vermiglio, Carciato - frazione di Dimaro-Folgarida, e Comasine - frazione di Peio.
Nel cast figurano Tommaso Ragno, Roberta Rovelli, Martina Scrinzi, Giuseppe De Domenico, Carlotta Gamba, Orietta Notari, Sara Serraiocco.
 
Tra i professionisti impegnati sul set anche il direttore della fotografia Mikhaïl Krichman, storico collaboratore di Andrey Zvyagintsev, già premiato alla Mostra di Venezia, agli European Film Awards e a Camerimage.
«Vermiglio, la sposa di montagna» è una produzione Cinedora con Rai Cinema, in coproduzione con Charades production (Francia) e Versus production (Belgio), con il sostegno di IDM Film Commission Südtirol, Trentino Film Commission, MiC, Eurimages, CNC – Cinéma du Monde, Région Ile de France, Panama Distribution, Fédération Wallonie-Bruxelles. Le vendite internazionali sono affidate a Charades.
 
In fase di sviluppo il film ha ricevuto il sostegno del MiC, di IDM Sud-Tyrol Film Fund e della Provincia autonoma di Bolzano. Il progetto è stato poi selezionato da tre laboratori internazionali: il Torino Film Lab, il Film Workshop 2 del Mediterranean Film Institute e il berlinese Nipkow Programm ricevendo due premi: il premio ArteKino International Award e il Coprocity Award.

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