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Il Festival CinemaZERO si terrà al Sanbàpolis di Trento

Quattro giorni dal 29/11 al 2/12 con due concorsi di lungometraggi che corti più 16 opere fuori concorso di autori di grande rilievo internazionale – Ingresso libero

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Il Festival CinemaZERO giunge all’undicesima edizione confermando e rafforzando la formula dello scorso anno: un denso programma di ben quattro giorni che offre due concorsi di cortometraggi rispettivamente per 16 e 8 film, 16 opere fuori concorso (sia lungometraggi che corti) di autori di grande rilievo internazionale, alcune delle quali proiettate per la prima volta in Italia, e ancora approfondimenti e momenti di incontro e confronto.
Tre i filoni principali di questa edizione, che per alcuni autori o film si incrociano, offrendo una visione sfaccettata e ricchissima di tutto quanto può essere considerato «cinema zero» oggi, rispetto a quanto accade nell’attualità della produzione cinematografica ma anche a un’eredità che è ancora possibile raccogliere dal passato. 
 
I tre filoni sono il video-diario d’autore, il found footage (ovvero fare film montando materiali girati da altri) e lo smartphone filmmaking (girare film con lo smartphone): si va dai classici di Chris Marker e Baruchello e Grifi, fino ad autori emergenti come Sean Baker, Dean Fleischer-Camp e Sebastiano Luca Insinga, passando per Mark Cousins, autore e critico fra i più conosciuti al mondo (si pensi all’eccezionale opera documentaria The Story of Film), presente in programma, oltre che con il film «What Is This Film Called Love?», con un video dedicato ai temi principali del cinema zero, realizzato su commissione del FCZ.
 
Il concorso principale vede in competizione 16 opere scelte fra le 656 pervenute da tutto il mondo e capaci di comporre un affresco estremamente significativo di cosa sia oggi il cinema iper-indipendente e autonomo.
Oltre al concorso principale, si segnala anche il progetto/concorso SguardoZERO, per 8 film di massimo 5’ prodotti da autori under 30 domiciliati in Trentino in collaborazione con il festival.
Le quattro giornate del Festival CinemaZERO si terranno a Sanbàpolis e sono a ingresso gratuito.
 

 
Il programma 
 Giovedì 29 novembre - Ore 20.45 
Sans Soleil (1982, 110’), di Chris Marker Una donna legge e commenta le lettere che riceve da un amico cameraman, il quale si interroga sul senso della rappresentazione del mondo di cui egli è l’inarrestabile strumento, e sul ruolo della memoria che contribuisce a costruire.
Un documentario anomalo, che è insieme un video-diario di viaggio, una storia di finzione proiettata nel futuro e una riflessione sull’immagine.
 
 Venerdì 30 novembre -Ore 18.00 
Tarnation (2004, 91’), di Jonathan Caouette Autoritratto, video-diario, cronaca di una malattia: Caouette filma da quando aveva 11 anni, con tutti i mezzi a propria disposizione, la sua vita e quella della sua famiglia.
Un’infanzia e un’adolescenza complicate, la schizofrenia della madre e i trattamenti di elettro-shock a cui è sottoposta, sono raccontate con coraggio e con uno sguardo che, benché carico di dolore, non rinuncia mai ad essere personale e a osare sul piano visivo.
Ore 20.00
Backstage spuntino (spazio di incontro e confronto, con proiezioni, cibo e bevande) 20.45 | FCZ2018: Opere in concorso (blocco 1) Le migliori fra le 656 opere iscritte da tutto il mondo si contendono il premio della giuria e il premio del pubblico in sala.
Film entro i 20’ di durata, con temi, linguaggi e gradi di sperimentalità differenti, uniti sotto l’idea di «cinema zero», fatti con poco e da poche persone; film autonomi, liberi.
 
SguardoZERO 2018: Opere in concorso (blocco 1)
8 film di massimo 5’ prodotti da autori under 30 in collaborazione con il Festival CinemaZERO.
 
 Sabato 1 dicembre - Ore 16.00 
Vagrant Holiday II (2018, 46’), di Unknown Author
Un tutorial per viaggiatori squattrinati? Un diario di viaggio punk? Un film d’avventura in soggettiva? «Vagrant Holiday II» non è niente di tutto questo, o forse è tutto questo insieme. Il suo autore (di cui non si conosce l’identità) mostra in soggettiva la propria sfida: viaggiare per l’Europa senza mai spendere soldi per dormire,
mangiando i cibi più economici che trova, girovagando ed entrando dove l’accesso sarebbe vietato.
 
Ore 17.00
La verifica incerta (1964, 35’), di Gianfranco Baruchello e Alberto Grifi
La distruzione e il rimontaggio dissacrante di 150 mila metri di pellicola, cioè di 47 film di consumo degli anni Cinquanta e Sessanta (per lo più cinemascope commerciale americano), acquistati come rifiuti destinati al macero.
Proiettato per la prima volta a Parigi, nel maggio del 1965, presentato da Marcel Duchamp, cui era dedicato, davanti a un pubblico d'eccezione (Man Ray, Max Ernst, John Cage, entusiasta della colonna sonora).
A seguire: Focus Found Footage Film a cura di Alberto Brodesco
Da Ėsfir' Šub a Alina Marazzi, da Gustav Deutsch alla YouTube Poop, un percorso guidato fra esempi di ciò che
il film di found footage era e ciò che è diventato.
 
Ore 18.15
Fraud (2016, 52’), di Dean Fleischer-Camp
Come dei filmini di famiglia trovati su YouTube possono diventare una storia dai risvolti inaspettati solo attraverso il (ri)montaggio.
Un film che ha fatto molto parlare di sé e che costringe lo spettatore a interrogarsi sulla «verità» dell’immagine e sulla sua manipolazione.
Un progetto unico nel suo genere, che al FCZ sarà proiettato per la prima volta in Italia.
 
19.15 | La buona novella (2018, 15’), di Sebastiano Luca Insinga
Quando il clima nel mediterraneo ritorna mite, barche cariche di migranti partono dalle coste dell’Africa e dell’Asia cercando di raggiungere l’Europa, la «terra promessa».
Una notte d’estate, Bochra arrivò su una spiaggia della Sicilia con oltre 130 persone a bordo. Tutte presto fuggirono.
E Bochra rimase sola nel limbo tra mare e terra… fino all’arrivo dei turisti.
 
20.00 | Backstage spuntino (spazio di incontro e confronto, con proiezioni, cibo e bevande)
 
20.45 | FCZ2018: Opere in concorso (blocco 2)
Le migliori fra le 656 opere iscritte da tutto il mondo si contendono il premio della giuria e il premio del pubblico in sala. Film entro i 20’ di durata, con temi, linguaggi e gradi di sperimentalità differenti, uniti sotto l’idea di “cinema zero”, fatti con poco e da poche persone; film autonomi, liberi.
 
SguardoZERO 2018: Opere in concorso (blocco 2)
8 film di massimo 5’ prodotti da autori under 30 in collaborazione con il Festival CinemaZERO.
 
 Domenica 2 Dicembre 
16.00 | Big Steps (2018, 6 corti documentari), a cura di Hot Docs (Toronto, Canada)
Il più importante festival di documentario del Nord America ha invitato sei autori a realizzare brevi documentari con uno smartphone. Il FCZ, in collaborazione con il festival canadese, proporrà per la prima volta in Italia questi sei film.
 
17.00 | Tangerine (2015, 88’), di Sean Baker
Sin-Dee e Alexandra sono due prostitute transgender a Los Angeles: l’una è appena uscita dal carcere e deve trovare il suo fidanzato-protettore, che pare le sia stato infedele, l’altra si esibisce come cantante in un locale e spera di avere un pubblico numeroso.
Un film tutto girato con lo smartphone, un vero e proprio cult della recente produzione cinematografica americana underground.
 
18.45 | La Jetée (1962, 28’), di Chris Marker
«Questa è la storia di un uomo segnato da un’immagine dell’infanzia».
Il capolavoro di Marker non si può raccontare: film fatto di fotografie, opera insuperabile di fantascienza metafisica, riflessione sulla memoria e sul tempo. Nel 1995 Terry Gilliam ne ha fatto il remake titolato «L’esercito delle 12 scimmie».
 
19.20 | SguardoZERO 2018: Finale
Nuova proiezione (e nuova votazione) dei 2 film più votati di venerdì e dei 2 film più votati di sabato, per l’assegnazione finale dei premi.
 
20.00 | Backstage spuntino (spazio di incontro e confronto, con proiezioni, cibo e bevande)
 
20.45 | What Is This Film Called Love? (2012, 82’), di Mark Cousins
Qualche giorno da trascorrere a Città del Messico, nessun piano concreto, una piccola videocamera a disposizione e un budget di 10 sterline: è quanto basta al regista, autore e critico cinematografico Mark Cousins (The Story of Film) per rendere omaggio alla leggenda del cinema sovietico Sergei Eisenstein.
Un video-diario poetico e personale, e al tempo stesso erudito e ricco di riferimenti alla storia del cinema, con cui Cousins si imbarca in un’odissea libera e associativa che ragiona sull’estasi, l’amore e la natura della felicità.

Organizzazione: il Funambolo
in collaborazione con Opera Universitaria di Trento nell’ambito di Università Autunno. SguardoZERO è realizzato in collaborazione con l’associazione ATU.
Direzione artistica: Guido Laino in collaborazione con Alberto Brodesco.
Collaboratori: Marta Marchi, Tiziano Chiogna, Luigi Pepe.
Grafica: Tiziana Poli.
Si ringraziano Cinemafutura e Nuovo Cineforum Rovereto
Iniziativa realizzata con il contributo di:
Fondazione Caritro Provincia Autonoma di Trento BIM dell’Adige Politiche Giovanili del Comune di Trento Regione Autonoma Trentino-Alto Adige
Premi in collaborazione con www.adcom.it
Sponsor tecnici: La Gnoccata – Birrificio Plotegher – Cesarini Sforza – Cantina Lavis – Panificio Moderno
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