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Lettera al giornale per gli elettori – Di Domenico Catalano

«Elezioni provinciali del 2023: altra falsa partenza per la comunità trentina»

Seppur con largo anticipo i giochi della politica per arrivare ad aggiudicarsi gli scranni prestigiosi del Consiglio Provinciale sono iniziati definendo possibili alleanze e potenziali candidati ma in tutto questo, purtroppo, non c’è nulla di nuovo.
In democrazia una coalizione si dovrebbe aggregare attorno ad un programma ben definito che abbia come faro luminoso la nostra Costituzione la quale indica chiaramente quali sono gli obiettivi primari da raggiungere tra cui ne cito alcuni: il lavoro quale fondamento della dignità umana; il raggiungimento della pari dignità sociale tra tutti i cittadini e la rimozione degli ostacoli di ordine economico che impediscono l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale della Comunità; la tutela delle autonomie locali e delle minoranze linguistiche a cui bisogna dare significati nuovi ed attuali; come attualizzare l’art.8 della Carta circa la libertà di religione alla luce delle nuove presenze nella nostra comunità provinciale tenendo ben presente che i loro statuti non devono contrastare con l’ordinamento giuridico italiano; tutela del paesaggio storico ed artistico nonché lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica.
 
Già si parla di schieramenti a geometria variabile di persone indicate da non so chi a guidare quello o quell’altro gruppo per raggiungere la vittoria ma di programmi non ne parla nessuno.
Un vero leader ci deve dire quali sono i suoi progetti per realizzare quello che la nostra Costituzione ci indica favorendo la partecipazione popolare a questo suo impegno promuovendo assemblee di base per ascoltare i cittadini realizzando così quello che viene sancito dalla Carta e cioè che senza partecipazione non c’è democrazia.
Per ultimo un pensiero all’Autonomia di cui si parla tanto.
Non si può parlare di specificità del territorio trentino se poi in questo termine si esauriscono vuoti ed esteriori slogan di cui non ha bisogno nessuno.
I servizi che vengono erogati sul territorio devono tenere conto di questa specificità e della sua peculiare orografia e non privando le comunità di attività pubbliche essenziali in nome di apparenti risparmi.

Domenico Catalano
Cittadino residente a Villa Lagarina

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