Appuntamento negli spazi dell’antico Convento francescano

«Sacra natura»: l’inaugurazione della mostra venerdì 9 luglio a Campo Lomaso

Il progetto espositivo «Sacra natura. Montagne verdi, campi coltivati e un unico pianeta» apre i battenti venerdì 9 luglio, alle ore 17.00, a Campo Lomaso, negli spazi dell’antico Convento francescano.
La mostra, promossa dal Parco Naturale Adamello Brenta e dall’APT Terme di Comano Dolomiti di Brenta, ora confluita nella nuova APT Garda Dolomiti, racconta il paesaggio compreso nel territorio del Parco e nelle conche vallive delle Giudicarie esteriori, frutto della complessa interazione fra uomo e ambiente, ovvero di una governance antica, iscritta negli Statuti, nelle Carte di regola, nella incessante cooperazione fra le comunità.
Nel chiostro del Convento viene inoltre sviluppato il tema, estremamente attuale e urgente, del cambiamento climatico.
 
Un'immersione ad un tempo scientifica e umanistica, dunque, quella proposta ai visitatori da «Sacra natura», che rappresenta un elogio alla bellezza di un ambiente il cui valore e la cui integrità sono stati certificati più volte dall’UNESCO, ma che ci interroga anche come attori dell’ecosistema e custodi dei suoi delicati equilibri, che rischiano di essere compromessi proprio dall’azione dell’uomo. La mostra sarà visitabile fino al 15 settembre 2021.
Ad ospitare l’evento è l’ex Convento francescano di Campo Lomaso, facilmente raggiungibile (anche a piedi e in bicicletta) da Ponte Arche, la cui valorizzazione e riapertura, curata dall’architetto Davide Fusari, è stata promossa dal Comune di Comano Terme con la collaborazione dell'Ecomuseo della Judicaria.
 
 All’inaugurazione interverranno: 
- Fabio Zambotti, sindaco del Comune di Comano Terme;
- Walter Ferrazza, presidente del Parco Naturale Adamello Brenta;
- Silvio Rigatti, presidente dell’APT Garda Dolomiti;
- Carmela Bresciani, presidente dell’Ecomuseo della Judicaria;
- Mario Tonina, vicepresidente e assessore all’ambiente della Provincia autonoma di Trento.
Seguirà la visita agli spazi espositivi con la curatrice Roberta Bonazza.