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Ultima esposizine di Palazzo Trentini in questa legislatura

Realtà e metafora delle nostre noci: aperta oggi la grande mostra a Trento

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Tanta gente, questa mattina a palazzo Trentini, ha visitato e applaudito alla bella mostra d'arte che la Presidenza del Consiglio provinciale ha voluto, lungo l'intenso percorso di iniziative culturali - esposizioni, spettacoli, pubblicazioni - che hanno punteggiato tutta la XV legislatura provinciale ormai al termine.
«La noce – visioni artistiche contemporanee» è un omaggio figurativo all'antico frutto delle terre alte trentine.
 
L'ha ideato Gianluigi Rocca - docente dell'Accademia di Brera - e l'ha sostenuto la Confraternita della noce del Bleggio, associazione nata nel 2009 per rilanciare una coltivazione che vanta un glorioso trascorso storico, che negli anni Sessanta ha toccato il punto più basso della propria diffusione, ma che ora vive un momento di rinnovato slancio, con interessanti opportunità anche professionali per i giovani, tutte da incentivare e incoraggiare.
 
Il presidente del Consiglio provinciale, inaugurando questa mattina la rassegna d'arte, ha detto che questa esposizione vale appunto per quanto può contribuire a questi obiettivi.
E perché - più in generale - va nella giusta direzione della riscoperta collettiva delle vere radici rurali e contadine del Trentino.
La noce è uno dei frutti più amati delle nostre montagne e si presta a molte metafore, su cui si è soffermata poi Nicoletta Tamanini, autrice di uno dei saggi in catalogo (l'altro è di Andrea Zanotti).
 

 
La noce se vogliamo è una corazza per il gheriglio come lo è l'autonomia speciale per il popolo trentino.
La noce come la scatola cranica che contiene e protegge il cervello.
Il noce - la pianta - che nei secoli ha singolarmente interpretato i due ruoli antagonisti di albero sacro e di albero demoniaco e sabbatico, come si scopre in opere illustri, a partire da grandissimi come Piero della Francesca e Mantegna.
 
La mostra nella sede del Consiglio provinciale, a Trento, è tutta da vedere: Rocca è partito da lontano, due anni fa, e ha convinto tanti artisti di successo - e tanti allievi dalle doti spiccate - a cimentarsi col tema-noce, con risultati non di rado eccellenti.
Basti entrare nella prima sala e ammirare l'impressionante realismo e la precisione dei lavori di Antonio Bartolomè Vazquez e di Marzio Tamer.
Poi ci si imbatterà in pitture – e sculture, e fotografie, e illustrazioni – di volta in volta realistiche, iperrealistiche, oppure astratte, metaforiche e talvolta portatrici anche di allusioni metafisiche.
 
Ci sarà tempo fino a sabato 3 novembre per fare un salto in via Manci a visitare la mostra, che oggi è stata lodata anche dal sindaco di Bleggio Superiore, Alberto Iori, e da Paolo Serafini (Confraternita della noce), entrambi impegnati a preparare l'annuale Festa della noce, che il bleggiano organizza l'11 e 12 novembre prossimi. 
La mostra a palazzo Trentini è a ingresso libero, aperta dal lunedì al venerdì tra le 10 e le 18 e il sabato mattina dalle 10 alle 12.
 
Tamanini e Rocca.

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